Un resoconto delle attività svolte dal 2010 a oggi e le proposte per gli orientamenti del prossimo futuro. Sono stati questi gli argomenti affrontati da mons. Josef Clemens, vescovo di Segerme e segretario del dicastero, durante la seconda giornata dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, svoltasi lo scorso sabato a Roma. Numerosi i punti trattati dal presule, tra cui il lavoro svolto dal nuovo sito www.laici.va e i progetti per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro. Dopo aver iniziato il suo discorso ricordando, ai presenti in sala, i compiti "vasti e differenziati" che spettano al dicastero, mons. Clemens ha citato, tra le iniziative svolte l’anno scorso, il Congresso dei laici cattolici dell’Asia, svoltosi a Seul, in Corea, nel settembre 2010, con il titolo “Proclaiming Jesus Christ in Asia today”. Organizzato con la collaborazione della Conferenza Episcopale coreana e del locale Consiglio Nazionale dei Laici, il Congresso ha visto la partecipazione di delegazioni di 19 Paesi, di alcuni responsabili della FABC - Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche e di 37 delegazioni di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità presenti e operanti in Asia. "Possiamo affermare che il Congresso, caratterizzato dalla partecipazione entusiasta di tanti fedeli laici, è stato un forte incoraggiamento e un segno di sicura speranza per tutta la Chiesa d’Asia che quasi ovunque vive in una condizione di minoranza, privata non di rado delle libertà più elementari" ha asserito mons. Clemens. Subito dopo, il vescovo ha reso nota la decisione da parte del dicastero di svolgere a Yaoundé, in Camerun, dal 4 al 9 settembre 2012, il Secondo Congresso Panafricano dei Laici Cattolici, dal titolo “I fedeli laici protagonisti della nuova evangelizzazione in Africa. Sale della terra e luce del mondo”. Una scelta, questa, data dalla particolare attenzione che Benedetto XVI ha riservato al Continente africano sin dall’inizio del suo ministero. È seguito, poi, un bilancio sull’ultima Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata l’agosto scorso a Madrid, definita come "un segno chiarissimo di speranza che ha messo a tacere anche le voci più critiche e prevenute". "Il grande impegno dell’organizzazione è stato ampiamente ricompensato dall’afflusso di giovani pieni di gioia e desiderosi di incontrare il Signore nella persona del Santo Padre" ha soggiunto il presule. "Nel frattempo sono già iniziati i contatti operativi con il Comitato organizzatore locale della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, in Brasile, del 2013" ha annunciato lo stesso, riferendo anche che "il pellegrinaggio in Brasile della croce della GMG è iniziato il 18 settembre scorso a São Paulo e al suo arrivo circa centomila giovani l’hanno accolta. La croce ha attraversato le vie e le piazze delle principali città dello Stato paulista, è entrata persino nelle carceri, dove ha portato un messaggio di riconciliazione e misericordia". Mons. Clemens ha spiegato, inoltre, come la data della GMG, che avrà come tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, è stata anticipata di un anno, rispetto alla tradizionale cadenza triennale, per evitare la concomitanza con i Campionati mondiali di calcio, previsti in Brasile nel 2014. Tra le altre novità comunicate: un’iniziativa di studio intrapresa dalla Sezione donna del Pontificio Consiglio per i Laici, in occasione del 15° anniversario della pubblicazione della Lettera alle donne di Giovanni Paolo II del 1995, a cui hanno partecipato alcune esperte a livello internazionale, rileggendo e commentando il documento alla luce delle sfide di oggi. Lo studio verrà pubblicato in quattro lingue e costituirà uno strumento molto utile per la formazione dei laici nell’approfondimento del Magistero sull’antropologia cristiana e, soprattutto, si affiancherà alle intenzioni del Papa di promuovere una “ecologia umana” necessaria alla preservazione dell’ordine della realtà umana sessuata uomo - donna, costantemente messa in pericolo. Il presule ha proseguito parlando, ancora, delle diverse pubblicazioni curate direttamente dal dicastero e stampate dalla Libreria Editrice Vaticana, tra cui, in particolare, gli atti del seminario “Sport, educazione e fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico”. Soffermandosi su questo volume ha dichiarato che "«con la sua recente pubblicazione, in italiano e in inglese, la Sezione Chiesa e Sport ha completato una prima fase di ricerca. I seminari, organizzati dal 2005, hanno permesso di comprendere più a fondo la rilevanza dello sport oggi. Allo stesso tempo ci siamo resi conto di quanto sia vasto, e anche ambiguo, il concetto di 'sport', simultaneamente business e passatempo". "Per questo – ha continuato - è stato manifestato il desiderio che il Pontificio Consiglio per i Laici esprima il punto di vista cristiano sullo sport in un documento ufficiale, che contenga anche linee guida pratiche per favorirne la dimensione educativa e precisarne il ruolo nell’opera di evangelizzazione dei giovani". In questa prospettiva, come riferito dal vescovo, si sta portando avanti una ricerca in ambito teologico, antropologico e filosofico sullo sport come “segno dei tempi”, condotta da un team di studiosi del gruppo di ricerca “Chiesa e sport” della Conferenza Episcopale tedesca. Monsignor Josef Clemens ha infine parlato del sito internet www.laici.va come "una delle attività che più ha impegnato il dicastero nel corso del 2011" e delle novità che lo differenziano dal precedente sito. Tra queste: le pagine dedicate ad ogni sezione e ufficio del dicastero (associazioni e movimenti, donna, giovani, Chiesa e sport, eventi e pubblicazioni) e la possibilità di navigare in quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e francese. Il vescovo ha concluso dicendo che tra maggio e novembre sono stati registrati circa due milioni di accessi, e che questi numeri, insieme all’incoraggiamento pervenuto da molti al momento del lancio del sito, ha spinto il Pontificio Consiglio per i Laici a proseguire sulla linea dell’apertura ai cambiamenti delle nuove tecnologie. L’intervento è terminato con la citazione delle parole pronunciate da Benedetto XVI durante l’Omelia della Santa Messa all’Olympiastadion di Berlino, in occasione del suo viaggio in Germania nel settembre 2011. "Un modo – ha affermato il vescovo - per rendere grazie a Dio insieme con voi della grande missione che il Signore ha voluto affidarci chiamandoci a far parte della sua Chiesa".
Salvatore Cernuzio, Zenit