lunedì 28 novembre 2011

Uccisi in Burundi una suora croata e un volontario italiano, ferita gravemente un'altra religiosa italiana. Il conforto del Papa tramite il nunzio

Il conforto del Papa e della Santa Sede alla missione bresciana di Kiremba, in Burundi, dopo l’assassinio, avvenuto ieri sera, di suor Lucrezia Manic (Ancella della Carità), di Francesco Bazzani (volontario Ascom) e il ferimento della bresciana suor Carla Brianza (Ancella della Carità) è stato portato oggi dal nunzio apostolico in Burundi, mons. Franco Coppola. Pare si sia trattato di un vero e proprio agguato, e i due assassini in fuga sono stati oggi arrestati dalla polizia locale. La comunità delle Suore Ancelle della Carità di Brescia gestisce l’ospedale che la diocesi di Brescia ha donato al Burundi, a Kiremba, nel nord del Paese, nella diocesi di Ngozi. In una nota diffusa da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, il nunzio riferisce che questa mattina si è recato a Kiremba per “raccogliere informazioni più precise sulla dinamica dei fatti e per portare un po' di conforto alla comunità religiosa e ospedaliera, scosse dal tragico evento”. I banditi, “venuti a contatto con le forze dell’ordine, hanno abbandonato la vettura, nella quale i militari hanno trovato Francesco Bazzani ormai morto e suor Carla Lucia gravemente ferita, e sono fuggiti inoltrandosi nei boschi. In nottata suor Carla Lucia è stata sottoposta ad intervento chirurgico presso lo stesso ospedale di Kiremba”. La diocesi di Brescia ha convocato nella mattinata una conferenza stampa con don Carlo Tartari vice-direttore dell’Ufficio missionario diocesano.

SIR