"Penso che il rapporto tra catechesi e liturgia nel Cammino neocatecumenale sia esemplare". Lo afferma il card. Antonio Cañizares Llovera (nella foto con Benedetto XVI), prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in un'intervista alla Radio Vaticana. "L’approvazione di questo Decreto sulle celebrazioni del Cammino neocatecumenale, contenute nel Direttorio catechetico, è per tutta la Chiesa - spiega - un riconoscimento di come l’iniziazione cristiana deve avere sempre un’unione tra Parola e celebrazioni". Il porporato spagnolo fa riferimento al catecumenato antico dove le diverse tappe erano segnate da celebrazioni specifiche per ciascun momento dell’itinerario e rileva che nel Cammino Neocatecumenale "oggi si fa lo stesso: quindi - osserva - non sono tappe artificiali, non si tratta di una semplice metodologia inventata per gli uomini, ma corrispondono all’itinerario della conversione". "Alcuni - sottolinea Cañizares - vogliono fare l’iniziazione cristiana soltanto sulla base della catechesi, di qualcosa cha fa l’uomo e che sia conosciuto soltanto a livello intellettuale", invece nella fede cristiana "la priorità è di Dio: Dio agisce, l’uomo risponde. L’uomo compie un itinerario che deve essere illuminato dalla Parola di Dio, allo stesso tempo deve essere vissuto come azione di Dio e accoglienza dell’azione di Dio". "Questo - conclude il prefetto del dicastero vaticano - nel Cammino neocatecumenale è chiarissimo e oggi, con l’approvazione del Decreto si sottolinea questo".
Vatican Insider
Il card. Cañizares: l’azione di Dio nelle celebrazioni del Direttorio del Cammino neocatecumenale per l’iniziazione cristiana