Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i membri del Cammino neocatecumenale. “La vostra presenza – ha esordito il Papa nel suo discorso – è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo”. “In questi decenni di vita del Cammino – ha proseguito – un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali, lasciando anche i propri Paesi, affrontando situazioni nuove e non sempre facili. Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo: questo è ciò che anima ogni opera evangelizzatrice. Voi lo realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il Battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani”. “Il ‘seguire Cristo’ esige l’avventura personale della ricerca di Lui, dell’andare con Lui, ma comporta sempre anche uscire dalla chiusura dell’io, spezzare l’individualismo che spesso caratterizza la società del nostro tempo, per sostituire l’egoismo con la comunità dell’uomo nuovo in Gesù Cristo”. Ciò, ha detto Benedetto XVI, "avviene in un profondo rapporto personale con Lui, nell’ascolto della sua parola, nel percorrere il cammino che ci ha indicato, ma avviene anche inseparabilmente nel credere con la sua Chiesa, con i santi, nei quali si fa sempre e nuovamente conoscere il vero volto della Sposa di Cristo". “A volte siete presenti in luoghi in cui vi è bisogno di un primo annuncio del Vangelo, la missio ad gentes; spesso, invece, in aree, che, pur avendo conosciuto Cristo, sono diventate indifferenti alla fede: il secolarismo vi ha eclissato il senso di Dio e oscurato i valori cristiani. Qui il vostro impegno e la vostra testimonianza siano come il lievito che, con pazienza, rispettando i tempi, fa crescere tutta la massa”. “La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino un particolare dono che lo Spirito Santo ha dato ai nostri tempi e l’approvazione degli Statuti e del 'Direttorio Catechetico' ne sono un segno. Vi incoraggio ad offrire il vostro originale contributo alla causa del Vangelo. Nella vostra preziosa opera – ha affermato il Santo Padre - ricercate sempre una profonda comunione con la Sede Apostolica e con i Pastori delle Chiese particolari, nelle quali siete inseriti: l’unità e l’armonia del Corpo ecclesiale sono un’importante testimonianza a Cristo e al suo Vangelo nel mondo in cui viviamo”. Il Papa ha quindi ringraziato le tante famiglie presenti con i loro figli che partono abbandonano sicurezze materiali per annunciare Cristo risorto: “La Chiesa – ha detto – ha bisogno di voi per la nuova evangelizzazione”. E le ha inviate a non avere timore: “Chi porta il Vangelo non è mai solo”. Oggi, infatti, il Papa ha inviato 17 nuove missio ad gentes, ciascuna composta da tre o quattro famiglie numerose accompagnate da un sacerdote. "Poco fa vi è stato letto il decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel Direttorio catechetico dei neocatecumenali che non sono strettamente liturgiche ma fanno parte dell'itinerario di crescita nella fede", ha affermato Benedetto XVI. "E' un altro elemento che dimostra come la Chiesa vi accompagni con attenzione in un paziente discernimento che comprende la vostra ricchezza ma guarda anche a comunione e armonia dell'intero 'Corpus Ecclesiae'". Il Concilio Vaticano II, ha ricordato il Papa, "definisce la liturgia opera di Cristo sacerdote e del suo corpo che è la Chiesa". In questo senso, "l'opera del Signore Gesù è il vero contenuto della liturgia ed è anche opera della Chiesa che, essendo suo corpo, è un unico soggetto con Cristo". "Al fine di favorire il riavvicinamento alla ricchezza della vita sacramentale da parte di persone che si sono allontanate dalla Chiesa o non hanno ricevuto una formazione adeguata - ha detto il Papa - i neocatecumenali possono celebrare la liturgia domenicale nella piccola comunità dopo i primi vespri della domenica secondo le disposizioni del vescovo diocesano", ha detto il Papa citando gli statuti del Cammino neocatecumenale e suscitando gli applausi dei circa settemila fedeli presenti. "Ma - ha aggiunto - ogni celebrazione eucaristica è un'azione dell'unico Cristo, insieme con la sua unica Chiesa e perciò è essenzialmente aperta a tutti coloro che appartengono a questa sua Chiesa. Questo carattere pubblico della santa eucarestia si esprime nel fatto che ogni celebrazione della santa messa è ultimamente diretta dal vescovo come membro del collegio episcopale responsabile per una determinata Chiesa locale. La celebrazione delle piccole comunità, come particolarità approvata negli statuti del Cammino, ha il compito di aiutare quanti percorrono l'itinerario neocatecumanale a percepire la grazia di essere inseriti nel mistero salvifico di Cristo. Al tempo stesso - ha proseguito Papa Ratzinger - la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale si attua il noecatecumenato, la sua forma ordinaria. Ma anche durante il Cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale proprio nella celebrazione della liturgia, vero luogo dell'unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della maturità spirituale e ci rende un unico corpo".
SIR, Radio Vaticana, TMNews
UDIENZA AI MEMBRI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE - il testo integrale del discorso del Papa