In mondovisione con il Papa. Grazie all'arrivo del Papa domenica 13 maggio tutto il mondo potrà seguire una parte della visita ad Arezzo. Forse con la Messa, che sarà celebrata in piazza del Duomo. E di sicuro con la preghiera del Regina Caeli, che seguirà subito dopo il rito. Lo ha confermato l'arcivescovo Riccardo Fontana (nella foto con Benedetto XVI), nel comunicare, ieri pomeriggio nel Palazzo Vescovile di Arezzo, ulteriori dettagli sulla visita pastorale del Pontefice. Al suo fianco Domenico Giani, ispettore generale del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, aretino doc. "Nel mio ruolo - ha spiegato - l'emozione deve lasciare il posto alla professionalità. Ma è chiaro che vivo questa visita con un'intensità particolare e sono grato al Papa di aver accettato l'invito del mio vescovo". E l'abbraccio tra Arezzo e la Santa Sede si arricchisce di un altro elemento fondamentale. Camaldoli, il cui millenario è alla base insieme a quello di Sansepolcro di questa grande occasione, avrà un momento tutto suo di abbraccio con Benedetto XVI. Perché nella Basilica camaldolese di Roma, San Gregorio al Celio, si svolgerà il massimo evento ecumenico dell'anno, alla presenza dell'arcivescovo di Canterbury. E in quella sede tutti i rappresentanti dell'ordine, a cominciare da quelli le cui radici si intrecciano con il monte di Camaldoli, saranno intorno a lui. Dunque una visita ed un abbraccio in più parti. E verso il quale la macchina organizzativa della diocesi è già partita, oliata mesi prima che dal Vaticano arrivasse il definitivo via libera. Parola d'ordine? "Sobrietà". "Noi sappiamo e il Papa sa bene prima ancora di noi quanto la povertà e la crisi stiano attraversando anche questa terra: e questo non potrà che essere un fattore in più. Una visita sobria nell'aspetto economico ma profondissima. E troveremo il modo di permettere ai poveri, a chi è in difficoltà, a chi è senza lavoro di essere in prima fila per questo appuntamento". "Il Papa viene qui prima di tutto per i poveri, poi per ciascuno di noi. E questo non lo dimenticheremo mai". L'atterraggio dell'elicottero sarà in un "luogo spazioso" ma non ancora definito. "E da lì la Papamobile attraverserà la folla: perché vogliamo che incontri la gente, la gente vera prima ancora dei luoghi. E che comunque non debba attraversare luoghi senza identità ma i nostri luoghi storici, vedere i nostri merli e le nostre torri". Si tratta della prima visita da Pontefice ad Arezzo per Benedetto XVI, che invece aveva già avuto modo di apprezzare la città in precedenza. "Purtroppo – chiude il vescovo – stavolta non avrà la possibilità di visitare gli affreschi di Piero, dati i tempi stretti. In ogni caso il suo arrivo sarà un evento di grande importanza, per Arezzo e per tutta la Toscana. Inviterò tutti i vescovi della regione all'appuntamento. Siamo orgogliosi di questa visita, nata soprattutto dalla concomitanza di due millenari: quello di Camaldoli e quello della città di Sansepolcro".
La Nazione, Arezzo notizie