Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha commentato con una nota ufficiale la trasmissione televisiva "Gli intoccabili", di Gianluigi Nuzzi, andata in onda ieri sera su La7. La trasmissione televisiva, si legge nella nota diffusa nella tarda mattinata di oggi, "accompagnata dall'abituale contorno di articoli e commenti può essere oggetto di molteplici considerazioni, a cominciare dalla discutibilità del metodo e degli espedienti giornalistici con cui è stata realizzata, per continuare con l'amarezza per la diffusione di documenti riservati. Ma non è di questo che ora vogliamo principalmente parlare essendo oggi tutto ciò fin troppo abituale, sia come metodo generale, sia come stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa Cattolica". "L'azione svolta da mons Viganò come segretario generale del Governatorato - la prima delle due considerazioni proposte dal gesuita - ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo ad una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile. Questi risultati, ottenuti durante la presidenza del card. Lajolo, sono chiari e non sono negati da nessuno. Una valutazione più adeguata - prosegue la nota - richiederebbe tuttavia di tener conto dell'andamento dei mercati e dei criteri degli investimenti nel corso degli ultimi anni, ricordare anche altre circostanze importanti, come i risultati notevolissimi dell'attività dei Musei Vaticani, con flusso accresciuto di pubblico e orari di apertura più ampi, ricordare le finalità non puramente economiche ma di supporto della missione della Chiesa universale da parte dello Stato della Città del Vaticano che sono motivo di spese anche notevoli, e così via. Alcune accuse poi - anche molto gravi - fatte nel corso della trasmissione, in particolare quelle nei confronti dei membri del Comitato Finanza e Gestione del Governatorato e della Segreteria di Stato di Sua Santità, impegnano la Segreteria di Stato stessa e il Governatorato a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l'onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità, che servono lealmente la Chiesa, il Papa e il bene comune". "I criteri positivi e chiari - prosegue padre Lombardi - di corretta e sana amministrazione e di trasparenza a cui si è ispirato mons Viganò continuano certamente ad essere quelli che guidano anche gli attuali responsabili del Governatorato, nella loro provata competenza e rettitudine. E ciò è coerente con la linea di sempre maggiore trasparenza e affidabilità e di attento controllo sulle attività economiche su cui la Santa Sede è chiaramente impegnata, nonostante le difficoltà, come dimostrano anche le adesioni alle Convenzioni internazionali di cui si dà notizia - per casuale coincidenza - proprio quest'oggi". Per il portavoce vaticano "l'avvicendamento alla guida del Governatorato non intende certamente essere un passo indietro rispetto alla trasparenza e al rigore, ma un ulteriore passo avanti". Il Governatorato del Vaticano è stato presentato "in modo parziale e banale, esaltando evidentemente gli aspetti negativi", con il "facile risultato di presentare le strutture del governo della Chiesa non tanto come toccate anch’esse dalle fragilità umane – ciò che sarebbe facilmente comprensibile - quanto come caratterizzate in profondità da liti, divisioni e lotte di interessi". "La situazione generale del Governatorato non è così negativa come si è voluto far credere" e "tanta disinformazione non può certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane". "Non bisogna dimenticare - continua il portavoce vaticano - che il Governo della Chiesa ha al suo vertice un Pontefice di giudizio profondo e prudente, la cui dirittura al disopra di ogni sospetto garantisce la serenità e la fiducia che giustamente si attendono coloro che operano al servizio della Chiesa e i fedeli tutti". L'affidamento del compito di nunzio negli Stati Uniti a mons Viganò, conclude la nota, "uno dei compiti più importanti di tutta la diplomazia vaticana, data l’importanza del Paese e della Chiesa cattolica negli Stati Uniti, è prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa".
TMNews
NOTA DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, PADRE FEDERICO LOMBARDI, A PROPOSITO DI UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA