venerdì 23 marzo 2012

Cantalamessa: grazie allo Spirito Santo riportare alla luce e rendere sempre più splendente l'immagine di Dio che il peccato continuamente ricopre

Si è soffermato sulla divinità dello Spirito Santo questa mattina padre Raniero Cantalamessa, che nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, in Vaticano, ha tenuto la terza predica di Quaresima. Proseguendo le sue catechesi sugli insegnamenti dei Padri della Chiesa Orientale, il predicatore della Casa Pontificia ha parlato di San Basilio, mettendone in luce, in particolare, la descrizione dell’azione dello Spirito Santo nella storia della salvezza e nella vita della Chiesa. “È per la volontà del Padre che gli spiriti creati sussistono; è per la forza operativa del Figlio che sono condotti all’essere ed è per la presenza dello Spirito che giungono alla perfezione”: spiega così l’opera della Trinità, Basilio, vescovo e dottore della Chiesa vissuto nel IV secolo, che nel noto trattato sullo Spirito Santo descrive l’azione della Terza Persona divina, evidenziandone l’uguaglianza con il Padre e il Figlio. Questa azione dello Spirito, ha detto Cantalamessa, consiste nel far passare “l’universo, la Chiesa e ogni persona...dal disordine all’ordine, dalla confusione all’armonia, dalla deformità alla bellezza, dalla vetustà alla novità”: “Non è che Dio Padre avesse creato qualcosa di caotico che aveva bisogno di essere corretto dallo Spirito Santo. Spiega proprio San Basilio che fu il disegno del Padre di creare il mondo per mezzo del Figlio e di portarlo alla perfezione mediante lo Spirito Santo”. E illustrando poi la presenza dello Spirito nell’opera della redenzione, così come delineata da Basilio, il predicatore della Casa Pontificia ha aggiunto: “Lo Spirito Santo è all’opera già nell’annuncio dei profeti e nella preparazione della venuta del Salvatore; è per sua opera che si realizza l’incarnazione nel seno di Maria, perché è per opera dello Spirito Santo che Maria concepì; è lui il crisma con il quale Gesù fu unto nel battesimo. Con il dito di Dio, con lo Spirito Santo, Gesù scaccia i demoni. In conclusione, dice Basilio, lo Spirito Santo fu ‘il compagno inseparabile’ di Gesù in tutta la sua vita”. E lo Spirito Santo, ha scritto Basilio, è pure presente nella Chiesa e “nella vita personale del cristiano”, purificandone l’anima dal peccato, illuminandola e portandola all’intimità con Dio. Si tratta, ha concluso padre Cantalamessa, di “riportare alla luce e rendere sempre più splendente l’immagine di Dio che il peccato tende continuamente a ricoprire”. E’ tutto questo è possibile grazie allo Spirito Santo.

Radio Vaticana

San Basilio e la fede nello Spirito Santo - il testo integrale della predica di padre Cantalamessa