Al termine della Concelebrazione eucaristica con i nuovi cardinali creati nel Concistoro di ieri, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale. Benedetto XVI ha fatto notare che la Solennità di Cristo Re dell’universo
“è posta al termine dell'anno liturgico e riassume il mistero di Gesù ‘primogenito dei morti e dominatore di tutti i
potenti della terra’, allargando il nostro sguardo verso la piena realizzazione
del Regno di Dio, quando Dio sarà tutto in tutti”. “Tutta la missione di Gesù e
il contenuto del suo messaggio – ha osservato il Papa - consistono
nell’annunciare il Regno di Dio e attuarlo in mezzo agli uomini con segni e
prodigi”, ma “come ricorda il Concilio Vaticano II, innanzitutto il Regno si
manifesta nella stessa persona di Cristo, che lo ha instaurato mediante la sua
morte in croce e la sua risurrezione, con cui si è manifestato quale Signore e
Messia e Sacerdote in eterno”. Questo Regno di Cristo “è stato affidato alla
Chiesa, che ne è ‘germe’ ed ‘inizio’ e ha il compito di annunciarlo e
diffonderlo tra tutte le genti, con la forza dello Spirito Santo. Al termine del
tempo stabilito, il Signore consegnerà a Dio Padre il Regno e gli presenterà
tutti coloro che hanno vissuto secondo il comandamento dell’amore”. “Tutti noi –
ha evidenziato il Pontefice - siamo chiamati a prolungare l’opera salvifica di
Dio convertendoci al Vangelo, ponendoci con decisione al seguito di quel Re che
non è venuto per essere servito ma per servire e per dare testimonianza alla
verità”. In questa prospettiva il Santo Padre ha invitato tutti “a pregare per i
sei nuovi cardinali”, affinché “lo Spirito Santo li rafforzi nella fede e nella
carità e li ricolmi dei suoi doni, così che vivano la loro nuova responsabilità
come un’ulteriore dedizione a Cristo e al suo Regno. Questi nuovi membri del
Collegio cardinalizio ben rappresentano la dimensione universale della Chiesa:
sono pastori di Chiese nel Libano, in India, in Nigeria, in Colombia, nelle
Filippine, e uno di essi è da lungo tempo al servizio della Santa Sede”. L' invocazione finale il Papa l'ha innalzata alla Vergine Maria: a Lei ha chiesto protezione per la Chiesa e per tutti i fedeli.
“La Vergine ci aiuti tutti a vivere il tempo presente in attesa del ritorno del Signore, chiedendo con forza a Dio: 'Venga il tuo Regno', e compiendo quelle opere di luce che ci avvicinano sempre più al Cielo, consapevoli che, nelle tormentate vicende della storia, Dio continua a costruire il suo Regno di amore”.
SIR, Radio Vaticana
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS
SIR, Radio Vaticana
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS