Joseph Ratzinger e il presidente tedesco Joachim Gauck (foto) hanno concordato, nel colloquio avuto stamane in Vaticano, che l'Unione europea deve andare avanti nonostante le difficoltà.
"Abbiamo parlato dell'importanza dell'idea di Europa", ha riferito Gauck al termine dell'udienza ad un gruppo di giornalisti incontrati ai margini di piazza San Pietro. Il Papa "si è informato sul dibattito in corso in Germania sul futuro dell'Europa. Abbiamo concordato che l'Europa non va abbandonata".
Il capo di Stato tedesco si è detto "commosso" dell'incontro "spirituale e politico" con il Papa, sottolineandone il carattere "amichevole", l'atteggiamento "conciso e non trionfalistico" di Benedetto XVI e il suo modo "diretto" di rivolgersi all'interlocutore. "Mi aspettavo di vedere il Papa segnato dal peso del suo compito, invece era vivace, vispo e molto bene informato, anche sulla mia storia". Ex pastore protestante, originario della Germania dell'Est, Gauck ha sottolineato che "se si incontrano due cristiani parlano anche di Dio. Non ho voluto parlare con lui di differenze, ma di quello che ci accomuna". Il Papa e il presidente tedesco non hanno affrontato il 500° anniversario del luteranesimo che la Chiesa protestante tedesca si appresta a festeggiare. "Non si è parlato di Wittemberg", la cattedrale alla quale, secondo la tradizione, Martin Lutero affisse le 95 tesi che dettero avvio alla Riforma e alla frattura con Roma, "ma di Habermas", filosofo tedesco con il quale Joseph Ratzinger ha intessuto nel corso degli anni un dialogo sui temi della fede e della ragione.
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