L’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede ha insignito ieri mattina della prestigiosa “Encomienda de la Orden de Isabel la Catolica” quattro personalità vaticane: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, il direttore de L’Osservatore Romano, Gian Maria Vian, l’organizzatore dei viaggi papali, Alberto Gasbarri, e il capo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani. L’Encomienda è stata concessa per il lavoro da loro svolto durante i tre viaggi apostolici in Spagna di Benedetto XVI e nel ringraziare a nome del gruppo il re Juan Carlos e l’ambasciatore spagnolo per l’onore ricevuto, padre Lombardi ha riconosciuto che i viaggi compiuti dal Papa in Spagna “sono certamente fra quelli che non possiamo dimenticare, per l’accoglienza incontrata, per la cordiale ed efficace collaborazione ricevuta dalle istituzioni a tutti i livelli”.
A questo proposito, padre Lombardi ha ricordato quanto affermato dal Pontefice al cospetto dei giornalisti sul volo diretto verso Santiago de Compostela nel 2010, e in particolare sul perché avesse già previsto ben tre viaggi in Spagna, e quindi più che negli altri Paesi eccetto la Germania. La sua risposta, ha detto padre Lombardi, fu che in realtà “andava in Spagna per rispondere a inviti per occasioni importanti e specifiche – come l’incontro mondiale delle famiglie, quello dei giovani, l’Anno Santo compostelano, la consacrazione della Sagrada Familia”, ma notando al contempo come la presenza di così “tante occasioni” denotasse la Spagna come “un Paese pieno di dinamismo, pieno di forza della fede, e la fede – asseriva – risponde alle sfide che sono ugualmente presenti in Spagna”. “Il caso – concludeva Benedetto XVI – ha fatto sì che io venga, ma questo caso dimostra una realtà più profonda, la forza della fede e la forza della sfida per la fede”.
“Questa occasione risveglia naturalmente in noi molti ricordi e ci fa rivivere giornate intense e straordinarie”, ha proseguito padre Lombardi, rammentando a sua volta non solo il percorso del pellegrino nella Basilica di Santiago, ma anche l’ingresso nella Basilica della Sagrada Familia che, ha detto, “ci ha letteralmente lasciato senza fiato per l’ammirazione”. E ancora le stazioni della Via Crucis nel centro di Madrid, “con la straordinaria intensità e bellezza della devozione popolare spagnola, il silenzio di due milioni di giovani nell’adorazione del Santissimo Sacramento dopo la tempesta… Potremmo continuare a lungo”.
Per noi, ha concluso il direttore della Sala Stampa vaticana, “è stato un grande onore collaborare per la nostra piccola parte, perché in questi eventi il viaggio del Papa e la sua presenza potesse svolgersi in piena sicurezza, ordine, regolarità e serenità, e perché il suo messaggio fosse capito, ricevuto e diffuso con ampiezza, con efficacia, in modo da raggiungere pienamente il fine che si proponeva, per i giovani spagnoli e del mondo, per i fedeli e per tutto il popolo spagnolo”.
Radio Vaticana
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