Quella fraternità faccia un serio esame di coscienza - l'editoriale di Gianni Cardinale per Avvenire
giovedì 29 gennaio 2009
'Avvenire': le parole del Papa sono inequivocabili, ai lefebvriani nessuna 'cambiale in bianco'
Nel revocare la scomunica ai seguaci di mons. Lefebvre, il Papa, è stato detto, "avrebbe firmato una cambiale in bianco ai 'lefebvriani' che non avrebbero alcuna intenzione di riconoscere l'ultimo concilio della Chiesa cattolica. Ora, le parole pronunciate ieri dal Papa sono inequivocabili: non c'è alcuna cambiale in bianco": lo sottolinea Avvenire. "Il Papa ha compiuto oggi un gesto da padre misericordioso. Spetta a loro ora accoglierlo", scrive Gianni Cardinale in un editoriale. "E con sollecitudine". "Le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI dovrebbero porre fine ad una polemica che, per certi versi, si poteva evitare. E che poteva essere evitata se, ad esempio, la Fraternità San Pio X fosse stata più rapida a prendere limpidamente le distanze dalle affermazioni false e sciagurate di un suo confratello che, essendo passato direttamente dall'anglicanesimo al movimento lefebvriano, forse non ha avuto ancora il tempo di respirare un'aria autenticamente cattolica". E' "sorprendente", sottolinea peraltro il quotidiano dei vescovi italiani, che tra i più "scandalizzati" per la revoca della scomunica "si siano mostrati coloro che di solito accusano la Chiesa - quella 'ratzingeriana' oggi e quella 'wojtyliana' ieri - di essere poco misericordiosa, più matrigna che madre".