Papa Benedetto XVI, come preannunciato dalla stampa negli ultimi giorni, ha revocato la scomunica latae sententiae ai quattro vescovi scismatici ordinati nel 1988 da mons. Lefebvre. Nel decreto di revoca della scomunica, firmato dal Prefetto della Congregazione dei Vescovi lo scorso 21 gennaio, spiega che il Pontefice, ''paternamente sensibile al disagio spirituale manifestato dagli interessati a causa della sanzione di scomunica e fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine'', ''ha deciso di riconsiderare la situazione canonica dei Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta''. ''Con questo atto - si legge ancora nel decreto - si desidera consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapporti della Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica. Questo dono di pace, al termine delle celebrazioni natalizie, vuol essere anche un segno per promuovere l'unità nella carità della Chiesa universale e arrivare a togliere lo scandalo della divisione''. La sala stampa vaticana precisa che il Papa ha "accolto la richiesta" formulata dal superiore dei lefebvriani, monsignor Fellay, che, con lettera del 15 dicembre 2008, domandava, anche a nome dei suoi tre confratelli, "di rimettere la scomunica in cui erano incorsi vent'anni fa". Nella missiva, il presule scismatico affermava: "Siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l'attuale situazione". Papa Ratzinger, prosegue la nota, spiegò a Fellay, ricevuto il 29 agosto 2005, poco dopo la sua elezione a Papa, di voler "procedere per gradi e in tempi ragionevoli in tale cammino ed ora, benignamente, con sollecitudine pastorale e paterna misericordia, mediante Decreto della Congregazione per i Vescovi del 21 gennaio 2009, rimette la scomunica che gravava sui menzionati Presuli. Il Santo Padre è stato ispirato in questa decisione dall'auspicio che si giunga al più presto alla completa riconciliazione e alla piena comunione".