Papa Benedetto XVI ha inviato a padre Manuel Musallam, parroco della Chiesa della Santa Famiglia a Gaza, alle Missionarie della Carità e ad altre Congregazione religiose, che sono al servizio delle persone più vulnerabili nella terra natale di Gesù un "segno personale e concreto per aiutare e sostenere la piccola ma fervente presenza cattolica a Gaza". Lo annuncia un comunicato del Pontificio consiglio "Cor unum", il dicastero della Santa Sede che ha il compito di realizzare le iniziative caritative del Pontefice. Benedetto XVI, si legge nel comunicato, "ha espresso più volte la Sua vicinanza ai nostri fratelli e sorelle che abitano nella Striscia di Gaza".
''Noi speriamo che il Papa, insieme a tutti i cristiani del mondo, riesca a fermare questa guerra. Il Papa l'ha chiesto; ora noi ci rivolgiamo a lui, come i suoi figli, e gli chiediamo di dire al mondo che questa guerra e' illegale, non e' una guerra giusta questa contro i palestinesi, e questa guerra deve essere fermata''. Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana padre Manuel Musallam, parroco della Chiesa della Santa Famiglia a Gaza, per il quale ''le comunita' cristiane, le nazioni cristiane devono impedire questo massacro che si sta perpetrando a Gaza. Noi siamo terrorizzati, siamo privati di tutto, stiamo morendo, tremiamo di paura''. ''Qui a Gaza - sottolinea il religioso palestinese - stiamo vivendo la guerra, e con la guerra, la sofferenza. Abbiamo scoperto anche una nuova sofferenza: la sofferenza dopo la guerra. Oggi scopriamo che centinaia di famiglie non hanno piu' speranza: la casa distrutta, la terra distrutta, ora la gente scappa qua e la', e a Gaza non trovano riparo. Stiamo predicando la speranza contro ogni speranza. In questo tempo di disperazione, noi cerchiamo di dire una parola di speranza''.
COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO COR UNUM