lunedì 9 marzo 2009

Il Papa in Campidoglio. Gian Maria Vian: accoglienza e verità, non sono parole vuote

“Una madre accogliente di popoli che si è fatta discepola della verità”. Così Gian Maria Vian, nell’editoriale in prima pagina sull’Osservatore Romano di oggi, definisce la Roma “secondo il suo vescovo Benedetto”. Per Vian, Benedetto XVI si è dichiarato “vescovo della comunità cattolica di una città dal volto multietnico e multireligioso, com'era già ai tempi in cui vi giunsero i primi cristiani”. “Non sono parole vuote quelle del Papa”, si legge ancora nell’editoriale: “il vescovo di Roma sa che i suoi fedeli sono spesso in prima linea contro la povertà e l'intolleranza, e in questo sforzo li sostiene, così come guarda ai giovani e per loro ogni giorno prega da «anziano Pontefice»”. “Nelle difficoltà presenti – osserva Vian - è importante che Benedetto XVI abbia parlato di accoglienza e di verità. Solo così si porrà rimedio a una povertà spirituale che nasce se si elimina Dio dall'orizzonte umano. Con l'intento di assicurare agli esseri umani la felicità, ma in realtà rendendoli meno capaci di sostenere le difficoltà e le sfide di ogni giorno”. “Povertà e intolleranza, ma anche il compito di educare le nuove generazioni”: queste, per il Papa, le sfide “urgenti” per Roma, che “richiedono l'impegno di tutti, non solo dei cattolici: grazie alle radici comuni, che sono insieme civili e cristiane, nel rispetto della dignità di ogni essere umano”.