mercoledì 21 ottobre 2009

Le reazioni in Inghilterra all'annuncio della Santa Sede: per la stampa è un'iniziativa storica, l'inizio di una nuova era

La stampa britannica ha commentato ampiamente l’iniziativa del Vaticano nei confronti degli anglicani. "È l’ini­zio di una nuova era – titolava ieri il quoti­diano The Daily Telegraph sul suo sito –. Il Papa apre le porte di Roma agli anglicani di­sillusi". Il giornalista Damian Thompson ha aperto l’articolo sostenendo che si tratta di "una notizia stupefacente" e continua par­lando di "iniziativa storica". "Siamo di fron­te – scrive – a una decisione di suprema au­dacia e generosità da parte di Papa Bene­detto XVI. Le implicazioni di questo annun­cio avranno bisogno del loro tempo per es­sere completamente assorbite ma credo che questo sarà un giorno di gioia per i conser­vatori anglo- cattolici e i loro amici cattolici in tutto il mondo". Su The Guardian Riazat Butt sottolinea invece come ora a migliaia potranno abbracciare la Chiesa Cattolica. "Sarà la prima volta dalla Riforma nel sedicesimo secolo che intere co­munità protestanti saranno riunite con Ro­ma". E continua: "Il primo gruppo che con ogni probabilità farà uso delle nuove regole sarà la Traditional Anglican Community (Tac) che si è distanziata dal resto della Comunione anglicana nel 1991 e che può con­tare su più di 500mila esponenti in tutto il mondo". Ma non saranno gli unici, sostiene il quotidiano: "Da molto tempo i tradizio­nalisti anglicani minacciano di lasciare la Chiesa d’Inghilterra a causa dell’ordinazio­ne delle donne e degli omosessuali". La pensa allo stesso modo Robert Pigott del­la Bbc secondo cui la decisione di Roma è frutto delle "divisioni all’interno della Co­munione anglicana globale dove alcuni esponenti sono diventati disillusi in seguito all’elezione di vescovi apertamente gay e al­la benedizione di unioni dello stesso sesso". E, prosegue Pigott, "c’è stato inoltre molto disaccordo negli ultimi anni sull’ordinazione delle donne". Ruth Gledhill del Times si è concentra­to invece soprattutto sulla lettera inviata da Rowan Williams ai fedeli anglicana in cui il leader della Chiesa d’Inghilterra si scusa di non aver avuto "l’opportunità di informar­vi prima" aggiungendo di essere stato egli stesso "informato dell’annuncio molto tar­di". "Nonostante Williams sapesse che Roma stava considerando l’argomento – aggiunge la Gledhill –, fino a due settimane fa ignora­va la natura radicale delle proposte di Ro­ma". Ma per The Telegraph "la Chiesa cattolica ha tutte le giustificazioni ad agire come ha agi­to". "Potete immaginare – si domanda Thompson – la confusione e le voci fuor­vianti" che si sarebbero moltiplicati "se i ve­scovi anglicani di tutto il mondo fossero sta­ti informati con mesi di anticipo?".

Elisabetta Del Soldato, Avvenire