Elisabetta Del Soldato, Avvenire
mercoledì 21 ottobre 2009
Le reazioni in Inghilterra all'annuncio della Santa Sede: per la stampa è un'iniziativa storica, l'inizio di una nuova era
La stampa britannica ha commentato ampiamente l’iniziativa del Vaticano nei confronti degli anglicani. "È l’inizio di una nuova era – titolava ieri il quotidiano The Daily Telegraph sul suo sito –. Il Papa apre le porte di Roma agli anglicani disillusi". Il giornalista Damian Thompson ha aperto l’articolo sostenendo che si tratta di "una notizia stupefacente" e continua parlando di "iniziativa storica". "Siamo di fronte – scrive – a una decisione di suprema audacia e generosità da parte di Papa Benedetto XVI. Le implicazioni di questo annuncio avranno bisogno del loro tempo per essere completamente assorbite ma credo che questo sarà un giorno di gioia per i conservatori anglo- cattolici e i loro amici cattolici in tutto il mondo". Su The Guardian Riazat Butt sottolinea invece come ora a migliaia potranno abbracciare la Chiesa Cattolica. "Sarà la prima volta dalla Riforma nel sedicesimo secolo che intere comunità protestanti saranno riunite con Roma". E continua: "Il primo gruppo che con ogni probabilità farà uso delle nuove regole sarà la Traditional Anglican Community (Tac) che si è distanziata dal resto della Comunione anglicana nel 1991 e che può contare su più di 500mila esponenti in tutto il mondo". Ma non saranno gli unici, sostiene il quotidiano: "Da molto tempo i tradizionalisti anglicani minacciano di lasciare la Chiesa d’Inghilterra a causa dell’ordinazione delle donne e degli omosessuali". La pensa allo stesso modo Robert Pigott della Bbc secondo cui la decisione di Roma è frutto delle "divisioni all’interno della Comunione anglicana globale dove alcuni esponenti sono diventati disillusi in seguito all’elezione di vescovi apertamente gay e alla benedizione di unioni dello stesso sesso". E, prosegue Pigott, "c’è stato inoltre molto disaccordo negli ultimi anni sull’ordinazione delle donne". Ruth Gledhill del Times si è concentrato invece soprattutto sulla lettera inviata da Rowan Williams ai fedeli anglicana in cui il leader della Chiesa d’Inghilterra si scusa di non aver avuto "l’opportunità di informarvi prima" aggiungendo di essere stato egli stesso "informato dell’annuncio molto tardi". "Nonostante Williams sapesse che Roma stava considerando l’argomento – aggiunge la Gledhill –, fino a due settimane fa ignorava la natura radicale delle proposte di Roma". Ma per The Telegraph "la Chiesa cattolica ha tutte le giustificazioni ad agire come ha agito". "Potete immaginare – si domanda Thompson – la confusione e le voci fuorvianti" che si sarebbero moltiplicati "se i vescovi anglicani di tutto il mondo fossero stati informati con mesi di anticipo?".