SIR
mercoledì 21 ottobre 2009
Mons. Faley: ci vorrà tempo per valutare l'impatto della Costituzione Apostolica per il reintegro degli anglicani nella Chiesa Cattolica
Ci vorrà tempo per valutare la ricaduta sulle realtà territoriali della Costituzione Apostolica che apre le porte della Chiesa cattolica agli anglicani che ne fanno richiesta. “E’ impossibile in questo momento dire che cosa succederà”, dice mons. Andrew Faley, segretario generale per gli affari ecumenici della Conferenza Episcopale inglese, illustrando all'agenzia SIR i dettagli del nuovo provvedimento. ”Ci vorranno settimane – aggiunge - prima che la Costituzione Apostolica venga pubblicata e i dettagli delle varie norme non saranno chiare fino a che i vari gruppi di anglicani che vogliono diventare cattolici avranno contattato la Santa Sede e definito, attraverso discussioni, le modalità con le quali verranno accolti”. Sul numero degli anglicani che hanno fatto richiesta di entrare nella Chiesa Cattolica e sulla organizzazione dei vescovi, mons. Faley risponde di non poter commentare “perché – spiega - questi gruppi anglicani hanno trattato con la Santa Sede in modo autonomo. Soltanto quando avranno raggiunto un accordo con Roma, la Santa Sede farà sapere alle Conferenze Episcopali dei vari Paesi quali sono le modalità della nuova Costituzione e che impatto avrà l’arrivo degli anglicani. La Santa Sede ha sempre mantenuto la porta aperta a cristiani di qualsiasi chiesa che volessero diventare cattolici”. Anche mons. Faley conferma che il provvedimento è frutto di un lungo dialogo ecumenico. Le due Chiese commenta – “sono sempre state molto vicine dal punto di vista teologico e dottrinale”. E riguardo al futuro del dialogo, aggiunge: “Il primate cattolico Vincent Nichols e quello anglicano Rowan Williams hanno chiarito, durante la conferenza stampa, che non cambierà nulla. Il dialogo ecumenico continuerà come negli ultimi quarant’anni”. Nell’intervista, mons. Faley affronta anche la questione dei pastori anglicani sposati che diventeranno sacerdoti cattolici. “I pastori anglicani sposati che sono diventati sacerdoti cattolici – risponde - sono stati fino ad oggi ben accolti dalle parrocchie cattoliche e sono rispettati e benvoluti. Se diventeranno cattolici insieme alle loro parrocchie allora potranno decidere di servire i loro stessi parrocchiani secondo forme della liturgia anglicana. Potrebbero anche scegliere di lavorare come sacerdoti all’interno delle parrocchie cattoliche e questo non sarà un problema”.