venerdì 26 marzo 2010

Il card. Vallini al Papa: i giovani la amano e la ringraziano per la fulgida testimonianza di fede e amore a Cristo nelle prove e incomprensioni

I giovani di Roma e del Lazio, accompagnati dai loro pastori “salutano, con grande affetto” Papa Benedetto XVI e lo “ringraziano per questa “speciale udienza” in preparazione alla XXV Giornata Mondiale della Gioventù. Così il card. Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha salutato ieri sera il Papa. Il porporato ha ricordato la Giornata Mondiale della Gioventù di 10 anni fa, durante il Giubileo del 2000, a Tor Vergata, quando Giovanni Paolo II “affidava alle sentinelle del mattino l’annuncio dell’alba del terzo millennio con l’impegno di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti” e l’inizio delle GMG: “Da quel seme è cresciuto un grande albero che ha raggiunto tutti i continenti, facendo vivere a milioni di giovani del mondo intero, esperienze decisive che hanno orientato la loro vita cristiana su vie nuove, rendendole coraggiosi araldi del Vangelo e testimoni della civiltà dell’amore”. I giovani romani – ha aggiunto il card. Vallini - si sono preparati a questo appuntamento riflettendo con il supporto di un sussidio preparato appositamente dall’Ufficio di pastorale giovanile della diocesi sulla parabola del giovane ricco che con “modalità diverse rivive nel cuore dei giovani d’oggi”. “Sappiamo con certezza - ha detto ancora il card. Vallini rivolgendosi al Papa - che ella ama i giovani e ogni giorno prega per loro, ma desideriamo dirle che anche i giovani amano il Papa” e la “ringraziano per la fulgida testimonianza di fede di amore a Cristo che ci offre nell'affrontare le prove e le incomprensioni: per questo siamo tanti questa stasera in piazza San Pietro", ha aggiunto tra gli applausi. “Ricorderemo – ha concluso il card. Vallini – per lungo tempo e con viva gratitudine questo incontro e conserveremo nel cuore le sue parole per alimentare la nostra vita di discepoli di Gesù e di annunciatori di gioia e di speranza”. Poi a salutare il Papa è stata Ilaria, che a nome di tutti i giovani presenti, ha detto: "Oggi sono qui piena di domande su quella che sarà la nostra vita. Abbiamo bisogno di una luce che ci indichi una strada unica che potrà dare significato pieno all’esistenza".

SIR, RomaSette