sabato 17 aprile 2010

Il Papa a Malta. Tra poche ore l'arrivo di Benedetto. Mons. Grech: una rigenerazione spirituale e un rafforzamento della dimensione missionaria

Ancora poche ore e Malta potrà abbracciare il Papa, che si fa pellegrino per celebrare il 1950° anniversario del naufragio di San Paolo sull’isola mediterranea. Il viaggio apostolico di Benedetto XVI prenderà il via poco dopo le 15 con la partenza da Fiumicino. L’arrivo del volo papale all’aeroporto internazionale maltese di Luqa è previsto per le ore 17. Qui il primo atto della visita con la cerimonia di benvenuto e i discorsi del Pontefice e del presidente George Abela. “Pope arrives today”. Il titolo in apertura del Times of Malta esprime l’evento imminente senza giri di parole, anche se la concisione britannica rende in tono minore l’attesa che cresce di ora in ora a La Valletta, Floriana e Rabat, tra le prime località ad essere attraversate oggi pomeriggio e stasera dalla papamobile, che sarà il mezzo di trasporto utilizzato da Benedetto XVI in ognuno degli spostamenti. Per tutti qui il Papa viene a rivivere la drammatica epopea e lo straordinario epilogo che 1950 anni fa videro protagonista San Paolo: un pericoloso naufragio sulle coste maltesi e da quell’evento imprevisto la nascita di una Chiesa ancor oggi tra le più solide in Europa. E l’evento centrale di oggi pomeriggio, dopo l’arrivo a Malta verso le 17, e il saluto al presidente maltese Abela, sarà per il Papa proprio la visita alla Grotta di San Paolo: un piccolo anfratto roccioso, oggi sormontato da una chiesa, che la tradizione ricorda e conserva come il luogo dove l’Apostolo visse a Malta prima di ripartire per Roma. Si consolida intanto a Malta la presenza dei giornalisti stranieri, circa 200 quelli accreditati, anche se la nube di cenere del vulcano islandese, che ha provocato la cancellazione di migliaia di voli internazionali, ha costretto molti cronisti del viaggio papale a ritardare l’arrivo o a cercare alternative. Sui moli de La Valletta, sotto un sole oggi piuttosto pallido, i cameraman provano le inquadrature del porto, che con le sue banchine dominate dagli antichi bastioni cinquecenteschi domani pomeriggio farà da quinta a uno degli incontri più attesi: quello del Papa con i giovani, alcuni dei quali racconteranno le loro storie a Benedetto XVI. Prima di questo appuntamento, il Pontefice avrà presieduto nella mattina la Messa e la recita del Regina Caeli nella grande Piazza dei Granai a Floriana, con 800 sacerdoti e almeno 35 mila persone. Quindi, più tardi, il suggestivo arrivo in catamarano al Waterfront di Floriana: tre brevi, simboliche, miglia marine su quelle stesse acque solcate da Paolo all’alba dell’era cristiana. L’arcivescovo di Gozo, Mario Grech, uno dei presuli che, fra poche ore, accoglierà il Pontefice al suo arrivo a Malta, spiega l’importanza attribuita alle radici paoline nella Chiesa locale: "A noi San Paolo dice tutto: è da lui che noi abbiamo ricevuto la fede ed è lui che ci ha generato in Cristo. Noi speriamo che con questa visita, Benedetto XVI ci aiuti per una nuova rigenerazione spirituale. La Chiesa a Malta ha una storia particolare ed anche la religiosità è abbastanza forte. Io non posso nascondere che tante famiglie sono molto religiose, ma devo anche ammettere che l’aria che tira, che arriva dal continente, continua a lasciare le sue tracce. Anche la nostra fede ha, quindi, bisogno di questa spinta, di questa rigenerazione". "Noi crediamo ed auspichiamo che con la visita del Santo Padre, questa dimensione paolina, questa dimensione missionaria della Chiesa venga rafforzata, perché la nostra nazione - nonostante sia piccola - così come ha fatto nel passato, passa dare anche nel presente e nel futuro questo contributo per l’evangelizzazione e non dico del continente africano o sudamericano, ma anche dell’Europa stessa".

Radio Vaticana