mercoledì 1 settembre 2010

Il Papa nel Regno Unito. Patten: momento di grande significato per l'intero Paese. Dalla Chiesa un contributo importante per la società e l'educazione

“Ritengo che questa visita meriti la parola storica” in quanto si tratta della “prima visita di Stato di un Papa al Regno Unito”. “Momento di grande significato” quindi “non solo per il 10% della popolazione che è cattolica, ma per l’intero Paese”. Così Lord Christopher Patten, incaricato del primo ministro britannico per il viaggio papale nel Regno Unito, definisce il viaggio di Benedetto XVI a 15 giorni dal suo arrivo, il 16 settembre. In una conferenza stampa tenuta insieme all’arcivescovo cattolico Vincent Nichols, Lord Patten ha assicurato che la nuova coalizione di governo è “onorata” che il Papa abbia accettato l’invito della Regina e “guarda a questa sua visita come ad un momento estremamente speciale per tutti noi, cristiani, cattolici e non”. “Innanzitutto – ha detto – accoglieremo il capo di una Chiesa che rappresenta circa il 10% dei cittadini di questo Paese e rappresenta oltre un miliardo di persone in tutto il mondo”. Lord Patten ha quindi elogiato l’operato della Chiesa nel mondo per la “promozione dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo sostenibile”. “Non condividiamo – ha poi aggiunto – ogni sua posizione politica” eppure “la Chiesa Cattolica da un contributo importante allo sviluppo sociale della nostra società e in particolare alla educazione di cui io sono un prodotto”. Lord Patten ha infatti studiato alla scuola cattolica nel West London, la “St Benedict's School”. Per questo impegno della Chiesa a favore della promozione sociale, “la visita del Papa – ha detto lord Patten – è fortemente ben accolta”. “Ma è anche benvenuto, penso – ha aggiunto – per la sua asserzione riguardo all’importante ruolo che la religione, la cristianità hanno svolto nella formazione della nostra società. Penso che le persone ascolteranno quanto Sua Santità avrà da dire sulla relazione tra la religione e alcune componenti della nostra società e in Europa”. Nel prendere la parola, l’arcivescovo Nichols a nome di tutti i vescovi dell’Inghilterra, del Galles e della Scozia ha ringraziato il governo di Sua Maestà non solo per l’invito al Santo Padre “ma anche per lo sforzo straordinario e la cooperazione che è sta data nell’organizzare questa visita”.

SIR