giovedì 10 marzo 2011

'Gesù di Nazaret - Secondo volume'. Ouellet: testimonianza commovente, in mezzo alle onde che agitano la Chiesa il Papa tiene la mano del Signore

“L’importanza storica della risurrezione si manifesta nella testimonianza delle prime comunità che hanno dato vita alla tradizione della domenica come segno identificativo d’appartenenza al Signore”: lo ha detto questa sera nella Sala stampa della Santa Sede, durante la conferenza stampa di presentazione del libro del Papa "Gesù di Nazaret - Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione", il prefetto della Congregazione dei vescovi, card. Marc Ouellet (foto). Circa l’evento centrale del cristianesimo, la risurrezione di Gesù, considerata nei suoi aspetti “storici”, il cardinale ha citato le parole dirette del testo: “Per me - scrive il Santo Padre - la celebrazione del Giorno del Signore, che fin dall’inizio distingue la comunità cristiana, è una delle prove più forti del fatto che in quel giorno è successa una cosa straordinaria, la scoperta del sepolcro vuoto e l’incontro con il Signore risorto”. Il cardinale ha anche spiegato che “il Papa insorge contro le elucubrazioni esegetiche che dichiarano compatibili l’annuncio della risurrezione di Cristo e la permanenza del suo cadavere nel sepolcro. Egli – ha proseguito – esclude queste assurde teorie osservando che il sepolcro vuoto, anche se non è una prova della risurrezione, di cui nessuno è stato diretto testimone, resta un segno, un presupposto, una traccia lasciata nella storia da un evento trascendente. ‘Solo un avvenimento reale – scrive il Papa – d’una qualità radicalmente nuova era in grado di rendere possibile l’annuncio apostolico, che non è spiegabile con speculazioni o esperienze interiori, mistiche’”. “Un’opera che avvicina il lettore al vero volto di Dio in Gesù Cristo” l'ha definito il card. Ouellet. Un testo, ha proseguito, che rappresenta “l’aurora di una nuova era dell’esegesi” teologica, ma che al tempo stesso susciterà interesse non solo tra gli esperti ma anche tra i fedeli: “'Gesù di Nazaret' è più di un libro, è una testimonianza commovente, affascinante e liberatrice”. Tra il primo volume del libro di Benedetto XVI su Gesù di Nazaret, pubblicato nel 2007, e il secondo uscito oggi nelle librerie, ''un gran numero di eventi felici ma anche di penose esperienze ha segnato la vita della Chiesa e del mondo. Ci si chiede come il Papa sia riuscito a scrivere quest'opera molto personale e molto impegnativa''. ''E' come se in mezzo alle onde che agitano la barca della Chiesa - ha detto -, Pietro avesse ancora una volta afferrato la mano del Signore che ci viene incontro sulle acque, per salvarci''. ''Il Papa - ha concluso - tiene la mano di Gesù sulle acque burrascose e ci tende l'altra mano. Chi afferrerà questa mano tesa che ci trasmette le parole della vita eterna?''. Riflettendo sugli aspetti teologico-culturali del volume di Benedetto XVI e anche sulle conseguenze nei rapporti ecumenici e interreligiosi, il card. Ouellet ha sottolineato che “grazie all’esempio che dà e ai risultati che ottiene, questo libro eserciterà una mediazione tra l’esegesi contemporanea e l’esegesi patristica, da un lato, come anche nel necessario dialogo tra esegeti, teologi e pastori, da un altro. In quest’opera – ha proseguito – vedo un grande invito al dialogo su ciò che è essenziale del cristianesimo, in un mondo in cerca di punti di riferimento, in cui le differenti tradizioni religiose faticano a trasmettere alle nuove generazioni l’eredità della saggezza religiosa dell’umanità”. Secondo il cardinale, il volume sarà anzi occasione di una crescita del “dialogo” a 360 gradi con le altre religioni. “Dialogo dunque all’interno della Chiesa – ha detto – dialogo con le altre Confessioni cristiane, dialogo con gli ebrei il cui coinvolgimento storico in quanto popolo nella condanna a morte di Gesù viene una volta di più escluso. Dialogo infine con altre tradizioni religiose sul senso di Dio e dell’uomo che emana dalla figura di Gesù, così propizia alla pace e all’unità del genere umano”.

SIR, Radio Vaticana, Asca