giovedì 10 marzo 2011

'Gesù di Nazaret - Secondo volume'. Magris: più vigoroso e incalzante del primo. Benedetto XVI dialoga con teologi ed esegeti come 'fratello maggiore'

“Sono stato colpito dalla forza di questo libro, che va a fondo su diverse questioni essenziali”: è stato il commento iniziale dello scrittore e germanista Claudio Magris (foto), docente all’Università di Trieste di letteratura tedesca, chiamato, insieme al card. Marc Ouellet, a presentare questa sera il volume di Benedetto XVI. “Sono stato particolarmente colpito – ha spiegato – dalle parole del Papa laddove scrive a proposito del metodo storico-critico dell’esegesi che il metodo storico stesso non può dimostrare che Gesù è il Figlio di Dio, ma può dimostrare che la fede non è una cosa impossibile e può essere vissuta anche utilizzando la ragione”. Secondo Magris, è molto interessante “anche lo stile di Benedetto XVI che nel libro dialoga con alcuni dei principali teologi ed esegeti come ‘fratello maggiore’ più che come ‘padre che si impone’”. Un altro aspetto che ha colpito Magris nel volume è la descrizione delle “due nature, umana e divina, di Gesù. La prima non viene assorbita dalla seconda e Gesù fino alla fine, nel Getsemani, giustamente ‘resiste’ di fronte al sacrificio, provando – scrive il Papa – una ‘paura abissale’. Solo assumendo l’angoscia di tutti di fronte alla morte – ha poi commentato Magris – Gesù può offrirsi in sacrificio supremo per tutti”. Anche il prof. Magris ha sottolineato l’aspetto della volontà di dialogo, anche con i non credenti, portata avanti dal Papa con questo libro: “Credo che questo libro di per sé dovrebbe assolutamente favorire il dialogo proprio perché non c’è assolutamente niente di impositivo. E’ un libro che è fatto per il dialogo”. Magris ha aggiunto che il libro mostra i limiti di un certo razionalismo nello studio della figura storica di Gesù. Al contempo, rileva come in questo volume, il Papa scriva con uno stile vivo e non professorale pur ponendosi in dialogo con altri grandi esegeti. "Questo secondo volume - ha continuato - è ancora più vigoroso e incalzante del primo".

SIR, Radio Vaticana