Oramai non manca nulla: è praticamente l'ultimo giorno di lavoro, quello dedicato ai ritocchi, per la grande macchina organizzativa che sta allestendo la mastodontica basilica a cielo aperto che ospiterà Benedetto XVI per la Messa di domenica mattina al parco di San Giuliano. Il palco (foto) è completo con tanto di ciborio, altare, ambone e scalinata. Da ultimo arriverà il tappeto rosso. Sono state coperte le tensostrutture delle autorità e il coro, installati tutti i maxischermi, provato l'impianto audio e pure le luci. Ieri gli operai stavano tirando a lucido la copertura e passando una patina protettiva sopra. Si lavora non solo all'interno dell'area del tamburello per definire gli ultimi dettagli, ma anche in tutto il parco, che non è mai stato così somigliante ad un giardino inglese. L'erba perfettamente tagliata, alberi e cespugli portati ad hoc, la rotonda all'ingresso della Porta Gialla è fiorita. Sono state piantate le rose bianche e gialle e c'erano persino degli operai che stuccavano un angolo spuntato del muretto d'ingresso alla zona del tamburello: un vero spettacolo. San Giuliano è stato transennato e il Comune sta asfaltando la strada che conduce alla Porta Gialla, flagellata da buche che resistono da anni.
Piatti con lo stemma di Benedetto XVI e menù tipico della tradizione veneziana per il pranzo del Papa con i vescovi nel Palazzo Patriarcale nella città lagunare, domenica. Antipasti, primo, secondo, frutta e dolce nella tradizione della città con possibili varianti sul menù per i circa cento ospiti che condivideranno il pranzo con il Pontefice. Tutto accompagnato da vini a chilometro zero, tipici della zona. Ad occuparsi della preparazione per l'importante appuntamento, Eligio Paties, titolare del ristorante 'Do Forni'. "I dettagli - spiega all'agenzia Adnkronos Paties - sono in corso di definizione e il menù finale ci verrà comunicato domani. Al pranzo lavoreranno sin dal mattino direttamente sul posto sei cuochi e 25 camerieri". A coprire la tavola a ferro di cavallo sarà una tovaglia beige realizzata da un maestro tappezziere di Venezia. Per l'occasione saranno utilizzati 750 piatti che riportano lo stemma di Benedetto XVI. Non è nuovo alle grandi occasioni Eligio Paties che negli anni ha servito teste coronate, politici e capi di Stato. Dal suo ristorante sono passati Giovanni Berlinguer, Sandro Pertini, Diana Spencer, Carlo d'Inghilterra nel 1985, Richard Nixon, i reali spagnoli. "La città si sta preparando bene. C'è grande attesa - racconta il titolare dei 'Do Forni' - Questa volta l'emozione è diversa: capi di Stato ce ne sono tanti. Il Papa è unico".
Oggi è stato esposto alla terrazza del piano nobile di Ca' Corner uno striscione di benvenuto da parte della Prefettura e della Provincia di Venezia al Santo Padre. Lo striscione, di colore bianco e oro come la bandiera del Vaticano, misura 10 metri di lunghezza per tre metri di altezza e riporta la scritta 'La Prefettura e la Provincia di Venezia accolgono con gioia il Santo Padre, Papa Benedetto XVI'. Ai lati dello striscione sono stati posti 4 stendardi a coda di rondine, anch'essi di colore bianco e oro, di 3 metri di altezza per 1,5 metri di larghezza.
La Nuova Venezia, Adnkronos