Papa Benedetto XVI il prossimo 9 ottobre farà tappa all’Ospedale “Giovanni Paolo II” (foto) di Lamezia Terme. Lo ha annunciato il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso, nel corso della cerimonia di benedizione del busto marmoreo realizzato dallo scultore Maurizio Carnevali e dedicato al Beato Giovanni Paolo II. “La benedizione del busto – ha affermato il commissario Mancuso – è molto importante non solo perché il nostro ospedale è dedicato a Karol Wojtyla ma soprattutto perché quest’opera sarà ammirata da Papa Benedetto XVI il prossimo 9 ottobre, in occasione della visita che farà in città”. La cerimonia di benedizione del busto marmoreo è avvenuta, dopo la Santa Messa officiata dal vescovo della diocesi Luigi Cantafora, in una sala “Ferrante” del nosocomio gremita di operatori sanitari, rappresentanti istituzionali, militari e religiosi. "Questo è un luogo di dolore ma anche di gioia – ha sottolineato Mancuso – quello che stiamo cercando di costruire è un sistema sanitario capace di erogare servizi per tutti e soprattutto capace di dare adeguate risposte di salute ai cittadini. È un percorso non certo facile ma ci stiamo provando”. Un appello per una sanità capace di dare risposte ai cittadini che è stato lanciato anche dal vescovo Cantafora nel corso dell’omelia. “Giovanni Paolo II guidi tutti gli operatori sanitari – ha detto il vescovo – ad avere uno slancio verso il malato, consapevoli che il loro lavoro deve essere animato dallo spirito di servizio verso il prossimo. Anche se stiamo vivendo un periodo difficile, con i tagli alla sanità, chi amministra deve fare come le buone mamme che sanno amministrare anche con poco. Tutti devono fare la propria parte, politici, istituzioni, medici, anche perché l’ospedale è la casa di tutti. La città di Lamezia ha enormi potenzialità e risorse positive – ha proseguito mons. Cantafora – vanno però sapute valorizzare. Ecco perché speriamo che con la preparazione al grande evento di ottobre, e cioè la visita del Santo Padre, si possa creare una rete di collaborazione, anche perché solo facendo rete si può crescere e diventare più forti. Lamezia deve riconquistare la sua dignità, anche perché non è il rimorchio di nessuno: deve mettersi alla pari delle altre realtà”.
Salvatore Ferragina, UsCatanzaro.net