Un viaggio, quella di Papa Benedetto XVI in Croazia, domani e domenica, che avviene in un momento delicato per il Paese della ex Jugoslavia con il suo tentativo, benedetto per altro dalla stessa Santa Sede, di entrare nella Ue ma anche di difficoltà interna. Così l'arcivescovo di Dakovo-Osijek e presidente della Conferenza Episcopale croata, mons. Marin Srakic, descrive in un'intervista alla Radio Vaticana il nuovo viaggio apostolico di Papa Ratzinger alla vigilia della sua partenza. ''Il Santo Padre - ha spiegato il vescovo - ci fa visita in un momento in cui tutto il mondo, e con il mondo anche il nostro popolo croato, respirano un'aria di seria crisi culturale, economica e politica, dietro alla quale si cela una profonda crisi spirituale''. Una crisi, ha poi spiegato mons. Srakic, che preoccupa la Chiesa locale perchè ''propaga l'indifferenza, accentua le divergenze ideologiche e di altro tipo''. A predominare sembra essere ''una certa apatia, scetticismo, immobilità e stanchezza spirituale''. Mons. Srakic ha poi ricordato le ''ferite'' della guerra degli anni '90 con la Serbia non ancora del tutto rimarginate. ''Le fabbriche, le case, le chiese, ancora non sono state ricostruite e ancora tante sono le ferite psichiche, ma anche spirituali. - ha spiegato il presule - Dobbiamo però riconoscere che comunque finora abbiamo fatto dei passi grandi per quanto riguarda il perdono, la riconciliazione e la collaborazione quotidiana fra i cittadini croati di nazionalità croata e serba''.
Asca
Il presidente dei vescovi croati: un viaggio per risvegliare le coscienze in un momento di crisi