“Sull'amicizia - l'amicizia con Dio, l'amicizia cristiana, l'amicizia con ogni persona umana - Benedetto XVI ha modulato la sua omelia, una meditazione profonda sul sacerdozio rivolta a ogni fedele e a chiunque voglia ascoltare”. Lo scrive Gian Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, nel numero oggi in edicola, sulla celebrazione per la festa dei Santi Pietro e Paolo, nel 60° di Ordinazione sacerdotale della. Un ascolto possibile se si apre “il cuore alle parole di un uomo che ha dedicato e dedica ogni giorno della sua vita a scoprire la grandezza dell'amore di Dio e a cercare sempre più la sua amicizia. Per andare avanti, oltre ‘i confini dell'ambiente in cui viviamo, a portare il Vangelo nel mondo degli altri, affinché pervada il tutto e così il mondo si apra per il Regno di Dio’. Il Dio rivelatosi definitivamente in Gesù di Nazaret, che è ‘amico degli uomini’ e vuole dai suoi discepoli un frutto che rimanga: l'amore, che si può seminare nelle anime”. Secondo Vian, è allora “provvidenziale” che questo sessantesimo anniversario del sacerdozio di Benedetto XVI “cada negli stessi giorni in cui il quotidiano della Santa Sede compie un secolo e mezzo. Indicando al giornale che la strada è quella di ‘seguire il Dio che si mette in cammino, superando la pigrizia di rimanere adagiati su noi stessi, affinché Egli stesso possa entrare nel mondo’”.
SIR
Il sacerdozio di Benedetto XVI