La cerimonia di accensione dell’“Albero di Natale più grande del mondo” (foto) avrà come protagonista Papa Benedetto XVI. Il prossimo 7 dicembre, con l’aiuto della tecnologia più avanzata, direttamente dalla Città del Vaticano, sarà il Sommo Pontefice a “premere” il pulsante ed a sprigionare l’energia elettrica necessaria a rendere visibile la decorazione luminosa che da trent’anni ormai disegna sul versante del monte Ingino che guarda la città la sagoma di un enorme abete. Iniziativa fantasiosa e singolare, non solo espressione di amore e attaccamento alla propria terra ed alle sue tradizioni, ma occasione per rinnovare l’annuale messaggio di solidarietà, pace e riconciliazione che da trent’anni rilancia, in un periodo denso di significati umani e spirituali, gli insegnamenti del patrono Sant’Ubaldo, la cui Basilica corona, completa ed è parte integrante dell’opera, e di San Francesco che proprio a Gubbio ha lasciato impronte e testimonianze fondamentali e significative del suo itinerario terreno e del suo insegnamento. Si è concluso così positivamente quello che era il desiderio del “Comitato degli alberaioli”, una quarantina di volontari che lavorano mesi e mesi per realizzare questa autentica impresa, della città e della Curia vescovile. Ad avviare la richiesta, seguendola poi in tutti i suoi non facili passaggi, è stato il vescovo Mario Ceccobelli, portavoce di un’aspettativa condivisa da una comunità intera. “L’iniziativa è andata a buon fine – ha confermato il Presule – e la sera del 7 dicembre sarà il Sommo Pontefice, dalla Città del Vaticano, ad azionare il pulsante che accende le tanti luci che disegnano l’Albero di Natale più grande del mondo. Per tutti noi è motivo di soddisfazione ed occasione di ulteriore gratitudine ed affetto verso Sua Santità”. Restano da definire i dettagli di una serata destinata fin da ora ad essere storica, pur nel contesto di una cerimonia che ha saputo mettere in fila serate importanti. La “accensione”, è quasi sicuro, sarà trasmessa in diretta televisiva, probabilmente da Rai Uno, preceduta, forse, da un messaggio di Benedetto XVI; sotto questo profilo il programma, pur avviato, è ancora da costruire nei dettagli, compresa l’ora, alle 18.00 o alle 19.00. La certezza per il momento è quella che alla trentesima edizione dell’Albero di Natale “darà luce” il Papa. È il modo migliore per chiudere l’anno caratterizzato ancora dalle celebrazioni per l’850° anniversario della morte di Sant’Ubaldo.
Giampiero Bedini, La Voce