Quattro arcivescovi irlandesi, guidati dal card. Seán Brady, sono fortemente critici e oppongono resistenza ad un progetto del Vaticano teso a ridurre il numero delle diocesi irlandesi e per la conseguente impostazione predefinita del numero dei vescovi. Il piano per ridurre le 26 diocesi è emerso come uno dei temi principali a seguito dell'indagine vaticana dopo la Visita apostolica nella Chiesa in Irlanda. Funzionari vaticani erano stati incaricati di formulare alcune le riforme dopo l’incontro dei vescovi irlandesi con Papa Benedetto XVI, nel febbraio 2010. A quell’epoca, fonti ecclesiastiche riferivano a The Irish Catholic che i membri della gerarchia avrebbero fortemente resistito ad ogni modifica dei confini diocesani. Tuttavia, ora è emerso che i vescovi hanno riconosciuto che alcuni cambiamenti sono da considerarsi inevitabili e stanno cercando di ridurre al minimo i tagli. Un comitato apposito si è riunito a Maynooth nel mese di settembre con l'obiettivo di elaborare un piano che avrebbe dovuto eliminare le diocesi più piccole, fissando un limite minimo di 100.000 cattolici per diocesi. Questo potrebbe avere ripercussioni sulle diocesi di Cashel e Emly, Achonry, Ardagh e Clonmacnoise, Clogher, Clonfert, Dromore, Elphin, Killala, Kilmore, Ossory e Raphoe. Tuttavia, questo lavoro ha messo in luce che i funzionari della Visita apostolica ritengono che la configurazione di una diocesi di almeno 300.000 cattolici sarebbe sicuramente più realistica per le esigenze di una Chiesa moderna. Il giornale si dice consapevole di quanto sostengono i vescovi: riducendo infatti drasticamente il numero delle diocesi si pregiudicherebbero gravemente le radici storiche delle comunità. Tuttavia, la Santa Sede è stata solerte già in passato, a mettere da parte tali preoccupazioni abolendo, ad esempio, quasi 100 diocesi italiane nel 1980. In Irlanda, con una popolazione di cattolici simile a quella di una città italiana come Milano, possiede ben 26 diocesi per una superficie di 84.421 km2. Il Paese ha anche una popolazione che invecchia, e questo vale anche per il clero, un tasso di pratica in declino, e infrastrutture sempre più costose da mantenere. La struttura diocesana è oggetto di critiche da parte del team della Visita ed è fortemente sentita a Roma che afferma esserci un numero troppo elevato di diocesi e che questa proliferazione di rappresentanza intorno al tavolo della conferenza dei vescovi avrebbe “contribuito ad una mancanza di decisioni chiare e vie d’azione efficaci”.
Garry O'Sullivan e Michael Kelly, The Irish Times - Fine Settimana