venerdì 4 maggio 2012

Il Papa ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro. L'omaggio dei fioristi aretini: rose bianche e gerbere gialle per dare il benvenuto a Benedetto XVI

Rose bianche Avalanche e gerbere gialle disposte a formare un pentagramma con le prime note dell’Inno alla Gioia di Beethoven: le impiegheranno domenica 13 maggio i fioristi della provincia di Arezzo, che con il sostegno della Confcommercio desiderano dare il benvenuto al Papa allestendo il palco del Prato sul quale Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa. Il presidente dei fioristi Boris Soldani: “Abbiamo studiato insieme alla Curia un progetto per l’allestimento del palco sul quale il Santo Padre celebrerà la Messa al Prato di modo che con la minima spesa possibile si rispetti la nostra professionalità e il desiderio che abbiamo di dare il benvenuto al Papa. Lavoreremo di notte perché la mattina sia tutto pronto”. “Useremo i fiori per decorare l’ambone e le due aree laterali del palco coperte da un prato verde. L’idea - anticipa il presidente provinciale di Federfiori-Confcommercio Boris Soldani - è di disporli sull’erba in modo da riprodurre l’incipit dell’inno alla Gioia di Beethoven. Un chiaro omaggio alla terra natale del Santo Padre ma anche all’invenzione del ‘nostro’ Guido d’Arezzo”. Nei mesi scorsi, Confcommercio aveva messo a disposizione dell’arcivescovo di Arezzo l’impegno dei fioristi a donare la decorazione floreale: “In queste ore stiamo definendo gli ultimi dettagli insieme all’architetto che ha curato la realizzazione del palco” spiega Soldani. L'arcivescovo di Arezzo, Riccardo Fontana, esprime vivo apprezzamento e rinnovata gratitudine ai fioristi e alla Confcommercio: “E' il segno che la città si sente apprezzata in questo momento particolarmente difficile, attraverso la qualità del suo lavoro e delle sue specifiche professionalità". Tutto nella decorazione sarà declinato nei due colori pontifici, bianco e giallo. “Sposeremo alla semplicità della gerbera la regalità della rosa Avalanche, forse la più bella fra le rose bianche, non solo per il colore sofisticato ma anche per la sua altezza e la robustezza del bocciolo, che conta ben 45 petali. Grande quanto un fiore di peonia, è simbolo di purezza e non a caso è spesso la prescelta per i matrimoni”. Saranno 15 i maestri fioristi all’opera, con l’assistenza di almeno dieci aiutanti che si occuperanno di bagnare i fiori e prepararli all’uso. “Probabilmente lavoreremo dalle 20 del sabato fino alle tre del mattino di domenica perché il nostro dovrà essere l’ultimo intervento”, dice il presidente della Federfiori-Confcommercio aretina. Tutti sono pronti a passare una notte in bianco per amore del Papa: “Tutto dovrà essere pronto per le otto di mattina, ma per molti di noi la giornata lavorativa non sarà finita: vista la coincidenza con la Festa della mamma, infatti, non potremo tenere chiusi i negozi!”. Nessuno pone l’accento sul sacrificio, però. Per tutti i fioristi, prevale la gioia della festa: “È un vero onore per noi mettere a disposizione del Santo Padre la nostra professionalità - sottolinea il presidente Boris Soldani - la sua visita ad Arezzo è un evento di grande rilievo, a cui vogliamo contribuire offrendo, per quanto ci compete, l’immagine di un territorio accogliente e ricco di eccellenze”.

La Nazione.it