mercoledì 5 dicembre 2012

Lombardi: Benedetto XVI non è un 'nativo digitale' ma ne comprende la portata, le potenzialità, e invita la Chiesa a essere presente in essi. La presenza su Twitter un segnale della capacità di rispondere ad attese che sono nell'aria

"Non mi stupisce che ci sia stata questa risposta grande", c'è "un grandissimo interesse e questo vuol dire che questa iniziativa ha colto nel segno e ha dato veramente un segnale della capacità, da parte del Papa e dei suoi collaboratori, di rispondere ad attese che sono nell'aria": è quanto ha affermato alla Radio Vaticana il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, commentando il boom di followers raggiunto dal nuovo account di Benedetto XVI su Twitter, @Pontifex. "La presenza del Papa su Twitter - ha spiegato - vuole essere un messaggio per tutti: non è solo il suo personale per diffondere alcune parole sue, è anche il dire che il Pastore, capo della Chiesa, dà l'esempio e in un certo senso invita tutti a farsi carico di questa nuova dimensione della comunicazione e ad esservi presenti. Bisogna pensare - ha aggiunto - che il Papa è capo di una grande comunità ed è la grande comunità che deve farsi carico di essere comunicativa e interattiva con tutte le persone che sono in ricerca, che hanno domande da fare. Quindi, il Papa dà un esempio, lancia dei messaggi. Le risposte che noi cerchiamo, poi, a volte non è detto che debba darcele lui personalmente, ma le possiamo trovare nella Chiesa". Il Papa, ha spiegato ancora padre Lombardi, "capisce molto bene la situazione. Evidentemente, come persona di una certa età e come tante altre persone di una certa età, non è un 'nativo digitale' quindi usa i social network in un modo diverso da come li usano i ragazzi. Però ne comprende la portata, le potenzialità, e invita la Chiesa a essere presente in essi. Ed è estremamente disponibile, appunto, a dare anche la sua parola come messaggio che circoli attraverso i social network".
 
Giacomo Galeazzi, Oltretevere