Con una solenne Celebrazione Eucaristica nella cattedrale di Tarragona (Spagna), ieri pomeriggio, sono state concluse le celebrazioni dell’anno giubilare nel 1750° anniversario del martirio dei santi Fructuoso, Auguri ed Eulogio. Questo fatto perfettamente documentato ha avuto un importante valore storico, poichè i tre martiri sono i primi santi della Storia del cristianesimo in Spagna, e gli atti del loro martirio sono i piú antichi della storia della chiesa spagnola. L’anno giubilare é iniziato il 21 gennaio del 2008, e da allora sono stati oltre 150.000 i pellegrini che hanno potuto ricevere l’indulgenza plenaria prevista per il giubileo. Sono state numerose le manifestazioni di ogni tipo, tra le quali un Congresso internazionale nel mese di giugno scorso. La cerimonia di chiusura é stata presieduta dal card. Julian Herranz, come inviato speciale del Santo Padre. In un messaggio, letto dal card. Herranz, Benedetto XVI, dopo aver messo in risalto l’evento storico del martirio di S. Fructuoso ed i due diaconi, si è augurato che anche oggi “risplenda nei credenti la stessa fede dei martiri nella vita cristiana degli individui, le famiglie, e in tutta la società”. Il card. Herranz ha ricordato una tradizione secondo la quale l’apostolo Paolo avrebbe iniziato proprio a Tarragona la sua evangelizzazione in Spagna, alla quale fa riferimento l’apostolo nella sua lettera ai Romani. Il martirio, accaduto l’anno 259 d.C. dimostra - ha detto il cardinale Herranz - quanto sono profonde le radici della fede cristiana nella cultura, la storia e le strutture sociali di Catalogna, Spagna ed Europa. Infine, si é augurato che questa commemorazione comporti un nuovo impegno in tutti i fedeli per l’annuncio - con nuovo ardore - della Buona Novella di Cristo nell’ambito familiare e sociale. Alla ceremonia - celebrata nella Cattedrale di Tarragona ieri pomeriggio - erano presenti anche il Nunzio Mons. Manuel Monteiro de Castro, l’arcivescovo di Barcellona card. Louis Martinez Sistach, l’arcivescovo di Tarragona Jaime Pujol, il presidente del governo della Catalogna Jose Montilla con altre personalità civili ed ecclesiastiche ed oltre 2.000 fedeli.