Come in altre parti del mondo, anche il governo transalpino deve infatti affrontare gli effetti della crisi economica mondiale. L’auspicio del Papa è che le misure previste favoriscano la coesione sociale e la tutela dei cittadini più vulnerabili. Queste difficoltà - aggiunge - sono “fonte di inquietudine e sofferenza per molti”, ma sono anche “un'opportunità per migliorare i meccanismi finanziari” e ridurre forme vecchie e nuove di povertà. "Numerose crisi" segnano oggi "la scena internazionale". E il Papa esprime nuovamente la propria preoccupazione di fronte alle "situazioni di conflitto e ai casi di violazione dei diritti umani". Benedetto XVI ha sottolineato come "è risaputo, e ho avuto l'occasione di ricordarlo nel mio recente discorso al Corpo diplomatico - che la Santa Sede segue con costante preoccupazione le situazioni di conflitto e i casi di violazione dei diritti umani". Ma allo stesso tempo, ha assicurato il Pontefice, il Vaticano "non dubita che la comunità internazionale, all'interno della quale la Francia gioca un grande ruolo, possa apportare un contributo sempre più giusto ed efficace in favore della pace e della concordia tra le nazioni e per lo sviluppo di ciascun paese".
All'Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede (26 gennaio 2009) - il testo integrale del discorso del Papa