giovedì 12 febbraio 2009
Sinodo dei vescovi per l'Africa. La redazione dell''Istrumentum laboris' che il Papa consegnerà ai vescovi africani in Camerun il 19 marzo
È stata centrata sulla redazione dell’“Instrumentum laboris” la riunione del Consiglio speciale della segreteria generale per il Sinodo dei vescovi per l’Africa, che si è tenuta il 23 e 24 gennaio scorsi. Lo rende noto un comunicato diffuso oggi. “La Chiesa-famiglia di Dio che è in Africa, come è stato sottolineato dalla prima Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi - si legge -, ha compiuto un’opzione preferenziale per i poveri. Essa manifesta in questo modo che la situazione di miseria ed oppressione che affligge non pochi popoli africani non è irreversibile, ma pone tutti di fronte all’esigenza della conversione, di una condotta di vita integra, di un cammino risoluto verso la santità”. Compito della Chiesa, precisano i vescovi, è quello di annunciare “la Buona Notizia della riconciliazione al mondo e in particolare al continente africano, nel quale non mancano situazioni di violenza e di tensione, di sfruttamento e d’ingiustizia”. Tale “movimento di riconciliazione”, “che ha la sorgente nell’amore misericordioso di Dio Padre e ha il punto culminante nella persona del Signore Gesù Cristo”, porta conseguenze che “si manifestano nella giustizia e nella pace, indispensabili per la costruzione di un mondo migliore”. “Se la prima Assemblea speciale per l’Africa del 1994 ha insistito sulla Chiesa-Famiglia di Dio – prosegue la nota –, è necessario promuovere l’applicazione delle indicazioni emerse, per dare risposte efficaci ad un’Africa assetata di riconciliazione e in cerca di giustizia e di pace. I conflitti locali o regionali, le palesi ingiustizie e violenze interpellano tutti gli uomini di buona volontà e in maniera del tutto speciale la Chiesa”. Nel corso dei lavori è stato approvato il testo dell’“Instrumentum laboris”, che Benedetto XVI consegnerà ai Presidenti delle Conferenze Episcopali dell’Africa il prossimo 19 marzo, in occasione del viaggio apostolico in Camerun e Angola. La bozza dell’“Instrumentum laboris”, riporta ancora il comunicato, “illustra aspetti importanti dell’attuale situazione ecclesiale e sociale nei Paesi d’Africa, dai quali emerge il grande dinamismo della Chiesa, unito alle sfide che essa ha di fronte e che il Sinodo dovrà vagliare, affinché la crescita quantitativa della Chiesa in Africa diventi anche qualitativa. Inoltre, la Chiesa desidera contribuire, secondo la sua missione propria, ad uno sviluppo armonioso dell’uomo e della donna, come pure della società, conforme alla sua dottrina sociale applicata alle diverse situazioni del grande continente africano”.