lunedì 11 maggio 2009
Riccardo Di Segni: dal Papa espressioni sincere e positive di rispetto reciproco. Importante aver riaffermato i concetti sull'antisemitismo in Israele
Per il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, intervistato da Radio Vaticana, la visita del Papa in Israele è "cominciata bene, con espressioni di rispetto reciproco, sincere e positive". A proposito delle parole contro l'antisemitismo pronunciate da Benedetto XVI, Di Segni ha aggiunto: "E' importante che questi concetti - che peraltro sappiamo ben condivisi e non formali da parte di questo Papa - siano riaffermati; certamente, nel pensiero di questo Papa, la parola antisemitismo non significa soltanto ostilità razzistica antiebraica, ma l'ostilità profonda - anche teologica -. Questo Papa si è adoperato contro l'ostilità antigiudaica teologica, e quindi che lo dica adesso, in terra d'Israele, è una cosa ulteriormente importante". Il viaggio in Terra Santa potrà rinsaldare i rapporti fra le due religioni: "Credo sia una tappa necessaria e indispensabile, e per questo l'auspicio è appunto che tutto vada bene, perchè queste presenze, chiaramente più di ogni altra dichiarazione o documento o cerimonia, sono dati reali che fanno impressione sul grande pubblico e che per questo hanno un impatto positivo". Il caso-Williamson deve per Di Segni considerarsi chiuso: "Una volta che è stata chiarita la dimensione della cosa e che il Papa stesso con un gesto inconsueto ha chiesto praticamente scusa per quello che era successo - ha concluso -, mi pare che non ci debbano essere assolutamente equivoci".