martedì 7 luglio 2009

'Caritas in veritate'. Bonanni: un punto di riferimento e una speranza. Angeletti: una sferzata per il mondo del lavoro. Epifani: di grande importanza

''La nuova Lettera Enciclica di Papa Benedetto XVI rappresenta una speranza, un ancoraggio, un punto di riferimento per tutte le forme associative del mondo del lavoro, che come la Cisl sono impegnate quotidianamente nella vita economica e sociale del nostro paese''. Così il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni commenta l'Enciclica sociale ''Caritas in veritate'' di Papa Benedetto XVI. ''Oltre agli importanti richiami alla necessità di regole per una governance della finanza globale alla luce della crisi economica mondiale - aggiunge Bonanni - il Pontefice ha messo in evidenza e sollecitato una nuova e approfondita riflessione sul senso dell'economia e delle sue finalità, richiamando tutti i soggetti economici alle proprie responsabilità, per valorizzare tutte quelle forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca senza le quali una economia di mercato non può pienamente esercitare la propria missione''. ''In particolare - prosegue il leader della Cisl - condividiamo molto il costante richiamo del Papa ad orientare lo sviluppo economico mediante i principi di sussidiarietà e solidarietà che sono una condizione essenziale del bene comune e della promozione umana. Proprio per questo ci pare importante sottolineare il riconoscimento che la nuova Enciclica esprime sul ruolo delle organizzazioni sindacali, in Italia e nel mondo, che devono essere messe in condizione di difendere ovunque i diritti dei lavoratori per far fronte ai rischi di degrado e precarieta' provenienti da una mobilità eccessiva''. ''Sono altresì importanti per la Cisl, i richiami del Pontefice per un equo commercio internazionale, la necessità di una condivisione solidale delle risorse energetiche, un maggiore accesso all'educazione, il rispetto per gli immigrati, la lotta alla disoccupazione, la difesa della dignità del lavoro. Tutti principi - conclude Bonanni - su cui la Cisl è impegnata, e sui quali avrà un effetto benefico la parola illuminante che si è manifestata nel testo della nuova Enciclica di Benedetto XVI''.
"L'Enciclica del Santo Padre è una sferzata per tutti i soggetti che operano nel mondo e per il mondo del lavoro". È il commento del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. In particolare, l'invito a non abbassare il livello di tutele dei lavoratori e la netta contrarietà alla precarietà sono, secondo Angeletti, "sollecitazioni che devono trovare ascolto e concretizzazione in una fase caratterizzata da una crisi così profonda e complessa, generata da una finanza senza etica". "Il valore del lavoro per la crescita delle persone e della società. Questo è il segno - conclude Angeletti - che lascerà l'Enciclica: una cultura fondata sul valore delle persone".
''L'Enciclica di Papa Benedetto XVI è di grande importanza ed è particolarmente significativa nella scelta di considerare centrali il lavoro e la persona nell'analisi della crisi''. E' il commento del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.''E' un documento di grande significato perchè mette l'uomo al centro dello sviluppo, ponendo l'accento sui diritti dei migranti, raccomandandando l'attenzione ai più deboli, sollecitando principi di solidarietà e regole più stringenti per i mercati e, in generale, rilevando la necessità di un'etica nell'economia e nella finanza ''. Infine, secondo Epifani, ''è giusto il richiamo alla funzione del sindacato e ai valori di solidarietà che riguardano tutti i lavoratori, iscritti e non iscritti''.

Asca, Il Sussidiario.net