Nella Hörsaal del Seminario Arcivescovile di Freiburg, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato circa 15 rappresentanti delle Chiese Ortodosse ed Ortodosse orientali presenti in Germania. Hanno partecipano all’incontro anche i cardinali e vescovi del Seguito papale e due vescovi della Conferenza Episcopale tedesca competenti in materia. Dopo l'introduzione di mons. Robert Zollitsch, presidente dell’Episcopato tedesco, il Papa è stato salutato dal presidente della Conferenza Episcopale Ortodossa in Germania, Metropolita Augostinos.
''Fra le Chiese e le comunità cristiane, l'Ortodossia, teologicamente, è la più vicina a noi; cattolici ed ortodossi hanno entrambi la medesima struttura della Chiesa delle origini; in questo senso tutti noi siamo 'Chiesa delle origini', che tuttavia è sempre presente e nuova. E così osiamo sperare, anche se da un punto di vista umano emergono ripetutamente difficoltà, che non sia troppo lontano il giorno in cui potremo di nuovo celebrare insieme l’Eucaristia'', ha esordito il Pontefice nel suo discorso. Benedetto XVI ha quindi ricordato che il milione e seicentomila cristiani ortodossi ed ortodossi orientali, che vivono in Germania sono ormai “diventati parte costitutiva della società, contribuendo a rendere più vivo il patrimonio delle culture cristiane e della fede cristiana in Europa”. Successivamente, si è detto felice “dell’intensificazione della collaborazione pan ortodossa, che negli ultimi anni ha fatto progressi essenziali” ed ha notato come “la fondazione delle Conferenze Episcopali Ortodosse là dove le Chiese ortodosse sono in diaspora, è espressione delle salde relazioni all’interno dell’ortodossia”. “Sono contento che lo scorso anno anche in Germania si sia fatto tale passo”, ha sottolineato ed ha espresso l'auspicio che “le esperienze che si vivono in queste Conferenze Episcopali rafforzino l’unione tra le Chiese ortodosse e facciano progredire gli sforzi per un concilio pan-ortodosso”. "Fin dal tempo in cui ero professore a Bonn - ha continuato il Papa - e poi, in particolare, da arcivescovo di Monaco e Frisinga, attraverso l’amicizia personale con rappresentanti delle Chiese ortodosse, ho potuto conoscere e apprezzare l’Ortodossia in modo sempre più profondo". “Rimane altrettanto importante la continuazione del lavoro per chiarire le differenze teologiche, perché il loro superamento è indispensabile per il ristabilimento della piena unità, che auspichiamo e per la quale preghiamo – ha tuttavia evidenziato –. È soprattutto sulla questione del primato che dobbiamo continuare gli sforzi nel confronto per la sua giusta comprensione”. Nel mondo odierno c'è la ''tendenza'' di voler '''liberare' la vita pubblica da Dio'' e di fronte a questa sfida ''le Chiese cristiane in Germania - tra le quali anche i cristiani ortodossi ed ortodossi orientali -, sulla base della fede nell'unico Dio e Padre di tutti gli uomini'', devono camminare ''insieme sulla via di una testimonianza pacifica per la comprensione e per la comunione tra i popoli. Facendo questo, non tralasciano di mettere il miracolo dell’incarnazione di Dio al centro dell’annuncio''. "Consapevoli che su questo miracolo si fonda ogni dignità della persona, si impegnano insieme per la protezione della vita umana dal suo concepimento fino alla sua morte naturale", ha detto Benedetto XVI. "La fede in Dio, il Creatore della vita, e il restare assolutamente fedeli alla dignità di ogni persona rafforzano i cristiani nell'opporsi con forza ad ogni intervento manipolatore e selettivo nei confronti della vita umana. Inoltre, conoscendo il valore del matrimonio e della famiglia, in quanto cristiani ci sta molto a cuore, come cosa importante, proteggere l'integrità e la singolarità del matrimonio tra un uomo e una donna da ogni interpretazione sbagliata. Qui l'impegno comune dei cristiani, tra cui tanti fedeli ortodossi ed ortodossi orientali - ha sottolineato - dà un contributo prezioso per l'edificazione di una società che può avere un futuro, nella quale si porta il dovuto rispetto alla persona umana".
Zenit, TMNews
VIAGGIO APOSTOLICO IN GERMANIA (22-25 SETTEMBRE 2011) (XIV) - il testo integrale del discorso del Papa