Prima della recita dell'Angelus, al termine della Santa Messa, il pensiero di Benedetto XVI è corso, come tutti attendevano, ai tragici eventi che 10 anni fa, marcavano in modo indelebile non solo la storia degli Stati Uniti ma dell’umanità intera nel terzo millennio. “Nel ricordare al Signore della Vita le vittime degli attentati compiuti in quel giorno e i loro familiari, invito i responsabili delle Nazioni e gli uomini di buona volontà a rifiutare sempre la violenza come soluzione dei problemi, a resistere alla tentazione dell’odio e a operare nella società, ispirandosi ai principi della solidarietà, della giustizia e della pace”. Il Papa ha poi chiesto a tutti i fedeli di rispecchiarsi in Maria Santissima “per contemplare l’abisso d’amore da cui proviene il Sacramento dell’Eucaristia”. “Grazie al 'fiat' della Vergine, - ha ricordato il Santo Padre - il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Da qui l’invito a rivolgersi “tutti, con la mente ed il cuore”, verso la vicina Santa Casa di Loreto. “La terra marchigiana è tutta illuminata dalla spirituale presenza di Maria nel suo storico Santuario, che rende ancora più belle e più dolci queste colline!". Infine il grazie a tutti quanti hanno lavorato per la buona riuscita del Congresso Eucaristico Nazionale ed una preghiera particolare rivolta a Maria per gli italiani: "A Lei affido in questo momento la città di Ancona, la Diocesi, le Marche e l’Italia intera, affinché nel popolo italiano sia sempre viva la fede nel Mistero eucaristico, che in ogni città e in ogni paese, dalle Alpi alla Sicilia, rende presente Cristo Risorto, sorgente di speranza e di conforto per la vita quotidiana, specie nei momenti difficili".
Radio Vaticana
VISITA PASTORALE AD ANCONA (II) - il testo integrale del saluto del Papa