giovedì 1 dicembre 2011

Il Papa: come la Chiesa la famiglia fondata sul matrimonio è chiamata ad accogliere, irradiare e manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo

Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti alla XX Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che si è svolta dal 29 novembre al 1° dicembre 2011 per celebrare il duplice XXX anniversario dell’Esortazione Apostolica "Familiaris consortio" e dell’istituzione del dicastero.
“La nuova evangelizzazione dipende in gran parte dalla Chiesa domestica. Nel nostro tempo, come già in epoche passate, l’eclissi di Dio, la diffusione di ideologie contrarie alla famiglia e il degrado dell’etica sessuale appaiono collegati tra loro. E come sono in relazione l’eclissi di Dio e la crisi della famiglia, così la nuova evangelizzazione è inseparabile dalla famiglia cristiana”, ha affermato il Papa nel suo discorso. La famiglia è “via della Chiesa perché è ‘spazio umano’ dell’incontro con Cristo”. I coniugi, ha ricordato Papa Ratzinger, "non solo ricevono l'amore di Cristo, diventando comunità salvata, ma sono anche chiamati a trasmettere ai fratelli il medesimo amore di Cristo, diventando comunità salvante". “La famiglia fondata sul sacramento del Matrimonio è attuazione particolare della Chiesa, comunità salvata e salvante, evangelizzata ed evangelizzante. Come la Chiesa, essa è chiamata ad accogliere, irradiare e manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo”. L’accoglienza e la trasmissione dell’amore divino, ha detto, “si attuano nella dedizione reciproca dei coniugi, nella procreazione generosa e responsabile, nella cura e nell’educazione dei figli”. E ancora, “nel lavoro e nelle relazioni sociali, nell’attenzione ai bisognosi, nella partecipazione alle attività ecclesiali, nell’impegno civile”. “La famiglia cristiana, nella misura in cui, attraverso un cammino di conversione permanente sostenuto dalla grazia di Dio, riesce a vivere l’amore come comunione e servizio, come dono reciproco e apertura verso tutti, riflette nel mondo lo splendore di Cristo e la bellezza della Trinità divina”. Il Papa ha quindi messo in relazione la missione della famiglia con quella dei presbiteri, affermando che “i due Sacramenti detti ‘del servizio della comunione’, Ordine Sacro e Matrimonio, vanno ricondotti all’unica sorgente eucaristica". “Entrambi questi stati di vita hanno, infatti, nell’amore di Cristo, che dona se stesso per la salvezza dell’umanità, la medesima radice; sono chiamati ad una missione comune: quella di testimoniare e rendere presente questo amore a servizio della comunità per l’edificazione del popolo di Dio”. Ed ha soggiunto che la famiglia “è ricchezza per gli sposi, bene insostituibile per i figli, fondamento indispensabile della società, comunità vitale per il cammino della Chiesa”. A questo riguardo ha indicato alcuni “ambiti in cui è particolarmente urgente il protagonismo delle famiglie cristiane in collaborazione con i sacerdoti e sotto la guida dei vescovi”: “Educazione di bambini, adolescenti e giovani all’amore, inteso come dono di sé e comunione”, “preparazione dei fidanzati alla vita matrimoniale con un itinerario di fede”, “formazione dei coniugi, specialmente delle coppie giovani”, “esperienze associative con finalità caritative, educative e di impegno civile”, “pastorale delle famiglie per le famiglie, rivolta all’intero arco della vita”. Il Papa ha concluso il discorso rivolgendo il pensiero al VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Ha dunque confidato che sarà per lui “una grande gioia” ritrovarsi insieme, “pregare e fare festa con le famiglie venute da tutto il mondo”. "Ringrazio la Chiesa Ambrosiana - ha aggiunto - per il grande impegno profuso finora e per quello dei prossimi mesi ed invito le famiglie di Milano e della Lombardia ad aprire le porte delle loro case per accogliere i pellegrini che verranno da tutto il mondo". "Nell'ospitalità sperimenteranno - ha auspicato - gioia ed entusiasmo: è bello fare conoscenza e amicizia, raccontarsi il vissuto di famiglia e l'esperienza di fede ad esso legata". "Nella mia lettera di convocazione all'Incontro di Milano chiedevo un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale, perchè l'evento riesca fruttuoso e coinvolga concretamente le comunità cristiane in tutto il mondo", ha ricordato infine Papa Ratzinger ringraziando "quanti hanno già realizzato iniziative in tal senso" e invitando "chi non lo ha ancora fatto ad approfittare dei prossimi mesi".

SIR, Radio Vaticana, Agi

UDIENZA AI PARTECIPANTI ALL’ASSEMBLEA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA - il testo integrale del discorso del Papa