Per i giorni culminanti del VII Incontro Mondiale delle Famiglie sono attesi a Milano (foto) fino ad un milione di pellegrini: è stato il Papa stesso, ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ad invitare oggi le famiglie di Milano e della Lombardia ad “aprire le porte delle loro case per accogliere i pellegrini che verranno da tutto il mondo”. Così l’arcidiocesi si sta attrezzando, informa l’ufficio per le comunicazioni sociali, rendendo noto che il Comitato organizzatore ha predisposto un opuscolo in cui si spiega ai fedeli perché accogliere una famiglia, cosa è richiesto e quando “aprire le porte” della propria casa. “Aprirsi all’universalità della Chiesa e alla mondialità; mettere in pratica l’ospitalità cristiana; collaborare con le diocesi lombarde”. Questi, si legge nel pieghevole, i tre motivi principali per accogliere una famiglia. I requisiti sono semplici: “uno spazio fisico, e ancor più del cuore”, per dare il benvenuto a una famiglia “proveniente dall’Italia, dall’Europa o da un altro Paese del mondo”. Chi decide di accogliere, informa la diocesi, potrà farlo in tre periodi: dal 28 maggio al 3 giugno, dal 1° giugno al 3 giugno, o anche “per un periodo più ampio”. Sarà cura del parroco, o di un altro sacerdote, raccogliere le adesioni per poi inviarle al Comitato organizzatore. Info: www.family2012.com.
SIR