Dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, è arrivata questa mattina una precisazione in seguito all’articolo pubblicato sul numero di oggi del Corriere della Sera, dal titolo “Dalla Congregazione dei Santi 1.6 milioni al ‘Madoff dei Parioli’”. Rispondendo in proposito a domande rivoltegli dai giornalisti, padre Lombardi ha spiegato che il reverendo Francesco Maria Ricci, citato nell’articolo, “è un religioso domenicano, che opera per conto del suo Ordine” e che “non appartiene in alcun modo alla Congregazione delle Cause dei Santi”.Occorre infatti notare, ha proseguito padre Lombardi, “che Postulazioni e Postulatori sono ‘clienti’ della Congregazione, a cui si rivolgono per promuovere le cause di cui si occupano, ma non fanno assolutamente parte della Congregazione”. “Bisogna quindi ribadire – ha concluso – la totale estraneità della Congregazione delle Cause dei Santi, del suo prefetto, card. Amato, e di tutti i suoi officiali, alla vicenda di cui ci parla nell’articolo in questione”. Il Corriere della Sera riferisce che il religioso "ha investito 1,6 milioni di euro nel vortice delle operazioni off-shore" di Gianfranco Lande "e in seguito, per sentirsi più sereno, ha persino aderito allo scudo fiscale di Tremonti". I soldi, ha riferito ai pm, sono quelli che "gli hanno consegnato gli istanti per le cause dei Santi", cioè coloro che si occupano della postulazione per le cause di Beatificazione.
Radio Vaticana, TMNews