La liberalizzazione del Messale pre-conciliare, la cosiddetta Messa in latino, è "solo un primo passo", secondo il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unità dei cristiani. Altri passi, ha precisato il porporato in visita a Friburgo, "non sono ancora maturi", ma, a quanto riferiscono i media germanofoni, "se la attuale crisi della vita della Chiesa è innanzitutto una crisi della liturgia, allora un rinnovamento oggi deve partire da un rinnovamento della liturgia".
A cinquanta anni dal Concilio Vaticano II, la Chiesa sarebbe pronta per un nuovo Concilio? "Le porte non vanno chiuse. Capisco che ci sono istanze alle quali dobbiamo dare delle risposte e occorre che siano date assieme, da una comunità di credenti". E' la risposta di mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia. "Penso - afferma in un'intervista al Quotidiano nazionale - all'inculturazione della liturgia, ai riti dei sacramenti, alle fatiche dei cristiani che hanno visto fallire il loro matrimonio, al cambiamento del modo con cui si manifestano le vocazioni. Non va neanche sottovalutata la questione della diaspora di una certa parte del mondo cattolico rispetto alle indicazioni del Magistero".
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