Il presidente del Consiglio italiano Mario Monti è arrivato in Vaticano intorno alle 10.50 per l'udienza privata con Benedetto XVI. E' il terzo premier italiano che Papa Ratzinger incontra ufficialmente in Vaticano: nel 2006 aveva ricevuto Romano Prodi, nel 2008 Silvio Berlusconi. Prima di incontrare il Papa, poco dopo le 11.00, Monti si è intrattenuto alcuni minuti con un Gentiluomo di Sua Santità che lo ha invitato ad affacciarsi alla finestra del Palazzo Apostolico per vedere il panorama particolare. "E' un'occasione rara", ha commentato Monti avvicinandosi alla finestra. Poi l'incontro: nella Sala della Biblioteca, il presidente Monti ha stretto la mano a Benedetto XVI, senza inchinarsi per baciare l'anello. I due sono apparsi entrambi sorridenti, in un clima di grande cordialità. "Benvenuto, presidente!", lo ha salutato il Papa. "Grazie di questo privilegio e onore!", ha risposto Monti. Prima che le porte della Sala della Biblioteca si chiudessero, si sono potute ascoltare alcune parole. "Lei è stato adesso in Germania, a Berlino", ha detto Papa Ratzinger dopo che i due si sono seduti al tavolo della biblioteca papale. "Sì, il tempo era brutto ma il clima era buono". "Avete cominciato bene ma in una situazione difficilissima, quasi insolubile", ha continuato il Papa, a cui Monti ha risposto: "È importante cercare fin dall’inizio di dare il segno di una certa determinazione". “Questo è importante”, ha convenuto il Papa che ha anche detto "coraggio" al premier. E' durato circa 25 minuti il colloquio privato tra Benedetto XVI e il presidente del Consiglio Mario Monti. All'apertura della porta della Sala della Biblioteca, è stato fatto entrare il resto della delegazione, prima la moglie del premier, signora Elsa, poi i ministri Terzi e Moavero, il sottosegretario Catricalà e gli altri componenti del seguito, per lo scambio dei doni e i saluti col Pontefice. Il premier ha regalato al Papa un facsimile degli 'Atlanti nautici' del 1500 di Francesco Ghisolfo. L'antico codice contiene carte nautiche con le rotte oceaniche verso il nuovo mondo, oltre a quelle più note e battute dell'oriente e del Mediterraneo. "Da lei - ha commentato Monti a quanto captato dai microfoni accesi delle telecamere - ci aspettiamo orientamenti e indicazioni". "Ha anche un valore simbolico", ha commentato il Papa. Il presidente del Consiglio ha anche donato un suo volume del 1992, "Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'italia europea". Si tratta di un libro, ha spiegato Monti, "sul governo dell'economia mondiale", i cui temi rispecchiano "lo spirito della nostra precedente discussione", con riferimento al colloquio privato appena terminato. Il libro, ha sottolineato lo stesso premier, "è uscito quando è stato pubblicato il suo libro sulla svolta europea". Il Pontefice ha ricambiato con un "regalo classico", nelle sue parole, una penna foggiata sulla forma delle colonne tortili del baldacchino di San Pietro del bernini e con una riproduzione di una stampa del cinquecento che mostra l'aspetto di Piazza San Pietro ai tempi della costruzione della cupola di Michelangelo. La stampa, del '500, è dell'incisore milanese Brambilla. "E' bello vedere com'é cresciuta la nostra Basilica", ha detto il Papa a Monti, che ha mostrato grande apprezzamento e interesse. C'è stato lo spazio anche per una battuta di Benedetto XVI: ''sono insaziabili'', ha detto rivolto ai tanti fotografi che alla fine dell'incontro scattavano raffiche di foto. Dopo essersi congedato da Benedetto XVI, Monti è sceso dalla terza alla seconda loggia del Palazzo Apostolico dove ha incontrato per un'ora circa il Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone.
Ansa, TMNews, Radio Vaticana