venerdì 22 giugno 2012

Nella Chiesa di Santo Stefano degli Abissini la preghiera del Papa davanti alla salma di padre Mariusz Paczóski, penitenziere e suo confessore

Benedetto XVI si è recato questo nella chiesa di Santo Stefano degli Abissini nei Giardini Vaticani per visitare la salma del defunto padre Mariusz (Mieczyslaw) Paczóski, penitenziere vaticano. Il religioso polacco, morto il 20 giugno scorso all'età di 77 anni, era per lunghi anni confessore di Joseph Ratzinger. Benedetto XVI ha voluto rendergli l’estremo omaggio, benedicendo la bara e poi inginocchiandosi davanti al feretro, esposto nell’antica chiesa dietro la Basilica di San Pietro. Accolto dal card. Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santita per la Città del Vaticano, con il Papa erano i monsignori Georg Gänswein, segretario particolare, e Alfred Xuereb, della segreteria particolare. Erano anche presenti alcuni familiari del sacerdote scomparso e i padri francescani conventuali del collegio dei penitenzieri vaticani. Alcuni particolari riguardanti l'attività del francescano gli ha svelati il suo confratello, e coetaneo, mons. Marian Błażej Kruszyłowicz, ausiliare di Szczecin-Kamień nel nordovest della Polonia, che lo conosceva dal lontano 1949. Prima di diventare rettore del Collegio dei penitenzieri vaticani, padre Paczóski lavorava fra l'altro nella provincia varsaviense dell'ordine dei frati minori conventuali e come vice custode del Sacro Convento ad Assisi. Si adoperò per la Beatificazione, quindi per la Canonizzazione di padre Massimiliano Kolbe, martire nel campo di sterminio di Auschwitz nel 1941. Per due mandati fu superiore del collegio dei penitenzieri, “e con massima discrezione, ma lo si può dire ormai”, ha dichiarato mons. Kruszyłowicz all'agenzia KAI, “confessore del card. Joseph Ratzinger, che viniva a trovarlo nella cappella del convento oppure a casa”. “Dopo l'elezione del card. Ratzinger al supremo ufficio pastorale della Chiesa, fu lui a fare vista a Sua Santità come suo confessore. Questo dovere lo espletava fino alla morte”, ha detto il confratello del defunto francescano polacco.

Vatican Insider, L'Osservatore Romano