giovedì 22 novembre 2012

Natale 2012. Iniziata in Piazza San Pietro la costruzione del tradizionale presepe. Offerto dalla Basilicata, non graverà sui bilanci della Santa Sede. La Natività sarà ambientata tra i sassi di Matera

La crisi colpisce ancora e questa volta a farne le spese è il presepe di Piazza San Pietro. Il Vaticano, in tempi di austerity e soprattutto dopo gli ultimi scandali targati Vatileaks che hanno rivelato i costi esorbitanti a carico delle casse del Governatorato della Città del Vaticano, ha deciso di cambiare rotta. Il presepe, che sorgerà come da tradizione sotto l'obelisco in Piazza San Pietro, non costerà un solo centesimo al Vaticano se non per le spese correnti e di manutenzione. Il costo del presepe sarà a carico della regione Basilicata che arricchirà l'iconografia classica di elementi locali tipici, ambientando la nascita di Gesù tra i Sassi di Matera e le botti di Barile, il comune dove si produce il vino Aglianico. Non mancheranno bue e asinello, due elementi della tradizione la cui presenza nella scena della Natività è stata appena esclusa nel libro del Papa sull'infanzia di Gesù. L'idea del Governatorato, guidato dal card. Giuseppe Bertello, è di un cambiamento che si protragga anche nei prossimi anni per alleggerire le spese a carico dell'amministrazione vaticana offrendo alle Regioni che lo richiedono la possibilità di donare al Papa un presepe che possa essere anche un veicolo di promozione delle Regione stessa. Non si esclude che a donare i prossimi presepi siano anche stati stranieri. Un progetto che vuole far dimenticare gli strascichi del caso Vatileaks, scoppiato con la pubblicazione delle lettere riservate con cui l'ex segretario del Governatorato, ora nunzio a Washington, monsignor Carlo Maria Viganò, denunciava sprechi e forme di corruzione a danno dell'amministrazione d'Oltretevere puntando in particolare il dito contro esorbitanti appalti a fornitori esterni. Non a caso uno degli esempi, messi per iscritto da Viganò, riguardava proprio il presepe del 2009 costato 550 mila euro. Una cifra ridotta a 300mila euro l'anno successivo, dopo il suo intervento. In anni passati, come è accaduto nel 2007 con la provincia autonoma di Trento, enti locali avevano partecipato con elementi all'allestimento del presepe. Da quest'anno la realizzazione passa completamente alle Regioni. Intanto, la Basilicata si prepara per portare in scena il suo presepe. Ci saranno abiti classici della tradizione, e l'ambientazione sarà in una delle chiese rupestri di Matera. Saranno rappresentati scorci del Sasso Caveoso e di quello Barisano, con effetti luce che vanno dal giorno alla notte. L'opera, di 225 metri quadrati, è stata realizzata dal maestro lucano Francesco Artese, con statuine tra i 35 e i 50 centimetri, e abiti realizzati a mano sui modelli della tradizione contadina. Tutti i pastori sono in terracotta, con costumi di stoffa inamidata, ispirati a quelli indossati dai contadini lucani negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il presepe sarà completato il 14 dicembre con l'accensione dell'albero donato invece dalla Regione Molise.

La Repubblica.it