"Anche questa volta è successo che un documento importante e molto ricco sia stato presentato da molte voci e testate italiane in modo del tutto parziale e travisato". Così il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nell'editoriale per "Octava Dies", il settimanale del Centro Televisivo Vaticano, in merito al Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del Papa pubblicato ieri. "E' successo - prosegue - perché in un breve passaggio ritorna sulla visione del matrimonio fra un uomo e una donna, come profondamente diverso da forme radicalmente diverse di unione e afferma che ciò è riconoscibile dalla ragione umana e, insieme agli altri principi essenziali di una corretta visione della persona e della società, anzitutto la tutela della vita, va difeso se si vuol costruire la pace su solide basi e cercare con lungimiranza il bene della società umana. Com'è noto, è la visione che la Chiesa non si stanca di ribadire in un tempo in cui questo punto appare continuamente sotto attacco in molti Paesi. Non c'è da stupirsene. La reazione appare quindi scomposta e sproporzionata, fatta di grida più che di ragionamenti, quasi intesa a intimidire chi vuole sostenere liberamente tale visione nella pubblica arena".
La reazione, inoltre, "viene ad oscurare molti aspetti dello stesso Messaggio del Papa di straordinaria attualità e forza", dalla disoccupazione all'economia, dalla crisi alimentare alla crisi finanziaria. "In sostanza - conclude il gesuita - il Messaggio dice cose urgenti e fondamentali per l'umanità di oggi, che non vanno dimenticate per il solo fatto che chiede di opporsi a una 'equivalenza giuridica' fra il matrimonio fra un uomo e una donna e 'forme radicalmente diverse di unione'. Invitiamo tutti a una lettura completa e obiettiva del documento".
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