giovedì 16 settembre 2010

70mila fedeli accolgono il Papa nel Bellahouston Park sotto un cielo azzurro che è quasi un miracolo. La tappa a Edimburgo diventa una festa

Il Papa, la Regina Elisabetta II e un bel sole. Tutto nello stesso giorno. Edimburgo proprio non poteva chiedere di più. E infatti la prima tappa del viaggio di Benedetto XVI si è trasformata letteralmente in festa: strade deserte fin dal primo mattino, pendolari ridotti al minimo, ragazzi fuori dalle scuole, il centro città bloccato al traffico. "Gli scozzesi - spiega Ann ÒBrian, 78 anni, irlandese d’origine - sono intimamente soddisfatti che il Papa abbia scelto proprio la Scozia come prima tappa". Così a Edimburgo lo hanno accolto con un bagno di folla entusiasta che, stando alle cifre diffuse dalla polizia, ha superato quota 125mila persone. E la maggior parte, tanto per sottolineare che no, questa non è l’Inghilterra, era ben felice di sventolare la bandierina bianco-blu scozzese. Ad attenderlo, per le strade, c’erano anche molti cittadini delle comunità polacche e ucraine, anche loro muniti di rispettive bandiere. Il viaggio di Benedetto per le strade di Edimburgo è filato liscio. Proteste ce ne sono state sì, ma molto contenute. A Bellahouston Park, a fronte di circa 70mila fedeli, c’erano sì e no una quindicina di manifestanti. Ma il sole splende anche a Glasgow, il prato è gremito e ci sono i baracchini che fanno i cheeseburger e il fish and chips. Qui a spopolare sono le bandierine vaticane bianche e gialle. Poi arriva la cantante Susan Boyle, che raccoglie un’ovazione per la sua "I dreamed a dream". Ma ovviamente il grido più ruggente la folla lo riserva a lui, Benedetto XVI. Che presiede la Santa Messa sotto a un cielo azzurro dove manca persino l’ombra di una nuvola. Quasi un miracolo, da queste parti.

Il Secolo XIX.it