Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il
Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato il secondo gruppo dei vescovi della Conferenza Episcopale di
Francia, delle province ecclesiastiche di Lille, Reims, Paris, Besançon e
Dijon, delle diocesi di Strasbourg e Metz, l'Ordinariato militare e Ordinariato dei
cattolici delle Chiese orientali residenti in Francia, ricevuti in questi
giorni, in separate udienze, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum".
Nel confronto sulle questioni importanti della società, ha sottolineato il Papa, “la Chiesa deve far ascoltare la sua voce senza sosta e con determinazione”. E questo, pur nel rispetto “della tradizione francese in materia di distinzione tra le sfere di competenza della Chiesa e dello Stato”.
“Il messaggio di Cristo e della sua Chiesa – ha ribadito – non è solamente portatore di un’identità religiosa”, ma offre una “saggezza che permette di indicare rettamente delle risposte alle questioni pressanti, e persino angoscianti, dei tempi presenti". C’è, ha soggiunto, “l’enorme sfida a vivere in una società che non condivide sempre gli insegnamenti di Cristo e che a volte tenta di ridicolizzare o marginalizzare la Chiesa”, cercando di “confinarla unicamente nella sfera privata”. Per rispondere a queste immense sfide, è stata dunque la sua esortazione, la Chiesa “ha bisogno di testimoni credibili”. E’ necessaria, ha aggiunto, “una testimonianza cristiana radicata in Cristo e vissuta nella coerenza della vita” e “senza schemi preconcetti”.
Il Pontefice ha quindi invitato i vescovi assieme ai fedeli ad essere attenti “a quei progetti di legge” che minacciano “la protezione del matrimonio tra un uomo e una donna, la salvaguardia della vita dal concepimento alla morte e il giusto orientamento della bioetica nella fedeltà ai documenti del Magistero”. E’ sempre più necessario, ha avvertito, che “molti cristiani intraprendano il cammino del servizio al bene comune, approfondendo la Dottrina sociale della Chiesa”. Ed ha aggiunto che i fedeli “devono sentire che la loro fede li coinvolge, che è per loro liberazione e non fardello”. Il Papa ha quindi messo l’accento sull’importanza della trasmissione della fede alle nuove generazioni, un compito a cui sono chiamate le famiglie, che vanno dunque sostenute:
“La responsabilità dei genitori in questo campo – ha detto – è un bene prezioso che la Chiesa difende e promuove” come una “dimensione inalienabile e fondamentale del bene comune di ogni società, come anche un’esigenza della dignità della persona e della famiglia”. Ricordando poi il suo storico discorso al Collège des Bernardins di Parigi, nel 2008, il Papa ha quindi messo l’accento sull’importanza della vita religiosa al “servizio esclusivo dell’opera di Dio”. Tutta la società, non solo la Chiesa, ha affermato, “è grandemente arricchita da questa testimonianza”. Infine, si è soffermato sulla centralità della liturgia, “testimonianza dell’amore di Dio” per l’umanità. La bellezza delle celebrazioni ben più “delle innovazioni e degli accomodamenti soggettivi”, ha detto, rendono “durevole ed efficace” l’opera di evangelizzazione.Radio Vaticana
Al gruppo di presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum" - il testo integrale del discorso del Papa