lunedì 4 febbraio 2013

Card. Sepe: il Papa ci ha mostrato il suo amore di padre, ha manifestato apprezzamento a ciascuno, ma soprattutto ha incoraggiato tutti a perseverare nell’impegno pastorale e a lavorare sempre più incisivamente per difendere i diritti dei più deboli

Un’occasione “bella e propizia” per “vivere la bellezza della comunione” e per “confermare ubbidienza, fedeltà e amore al Papa, ponendo nelle sue mani preghiere, ansie e difficoltà”. Così il card. Crescenzio Sepe (foto), arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana, sintetizza all'agenzia SIR l’esperienza della visita ad limina, che i vescovi campani hanno vissuto dal 28 gennaio al 1° febbraio. “Con il Papa è stato un incontro molto intenso e molto emozionante - afferma il porporato -. Ci ha mostrato il suo amore di padre: ha manifestato apprezzamento a ciascuno, ma soprattutto ha incoraggiato tutti a perseverare nell’impegno pastorale e a lavorare sempre più incisivamente per difendere i diritti dei più deboli. In particolare, ha richiamato l’importanza dei valori della legalità, della giustizia e della pace, ha esortato a coltivare i segni di speranza che ci sono nelle nostre terre, e a promuovere la formazione”. Parlando dei problemi che affliggono la Campania, come la criminalità organizzata, il cardinale spiega: “La camorra, purtroppo, è una piaga antica, anche se recentemente è diventata sempre più agguerrita, più spietata e senza scrupoli, con traffici in settori nuovi”. La camorra, sostiene il card. Sepe, è “un cancro maligno, che tuttavia viene combattuto con determinazione dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, anche con buoni risultati nell’ultimo periodo”. Un altro aspetto positivo è che “la gente sta prendendo le distanze dalla mentalità dell’illegalità, un tempo diffusa, e dall’azione dei clan camorristici”. Di fronte a questa realtà “la Chiesa alza la voce per richiamare tutti al dovere di sconfiggere insieme questo male: infatti sono necessarie anche misure strutturali per evitare che i giovani, senza lavoro e senza prospettive, possano cadere nella tentazione di guadagni facili e ingenti”. Dopo la visita ad limina “nel prossimo incontro della Conferenza episcopale campana - anticipa il porporato, “si rifletterà sulle parole di incoraggiamento di Benedetto XVI, sulla sua attenzione alla realtà sociale di Napoli e della Campania, sui consigli e sugli inviti a lavorare tra e per la gente, facendosi portavoce dei diritti, delle angosce e delle speranze di tutti”. Alla riflessione, conclude il cardinale, “farà seguito la valutazione delle iniziative più opportune e necessarie per mettere in pratica le espressioni illuminanti e incoraggianti del Santo Padre”.

SIR

Card. Sepe: né pessimismo né paura Il presidente della Conferenza Episcopale campana, dopo la ''visita ad limina'': incoraggiati dal Papa