domenica 8 maggio 2011

La traversata del Canal Grande di Benedetto XVI in gondola. L'emozione dei regatanti: una persona eccezionale, li è piaciuto e quasi si è divertito

A conclusione dell'Assemblea per la chiusura della Visita Pastorale diocesana Benedetto XVI è uscito dalla Basilica di San Marco dove ad attenderlo c'era una folla di fedeli e turisti. Il Papa è montato sulla mini Papamobile assieme al card. Angelo Scola e al segretario. Ha attraversato tutta la piazza tra ali di folla salutando quindi è salito sulla gondola che lo ha portato fino alla Basilica della Salute. Ha ammirato con entusiasmo e soddisfazione lo stupendo paesaggio della città dal Canal Grande che ha attraversato a bordo di una elegante 'balotina', la Dogaressa, una maxi-gondola bianca, guidata da quattro gondolieri. Era affiancato da sei gondole nere che realizzavano una vera e propria scorta alla 'gondola papale'. Lungo il tragitto ha potuto ammirare la Chiesa di San Giorgio Maggiore, del Palladio, la Punta della Dogana e infine la Basilica di Santa Maria della Salute, che si erge sulla punta estrema del sestiere di Dorsoduro. In laguna anche tantissime barche di turisti e veneziani che hanno voluto accompagnare il 'viaggio' del Papa e salutato il Pontefice nella sua visita in terra veneta.
"È più emozionante di una regata storica": così Bruno Dei Rossi, uno dei quattro regatanti, tutti gondolieri, che hanno portato Benedetto XVI. "La sento tantissimo - dice Dei Rossi - anche per il ricordo di mio padre, Albino "Strigheta" Dei Rossi, oggi faccio quello che ha fatto mio padre con il Papa precedente. Non capita tutti i giorni di portare in gondola il Pontefice, credo che questa sia davvero la più grande emozione della mia carriera". "Non ci sono regate che tengano, questa cosa la senti dentro - conclude - sono due giorni che non riesco a dormire, è una grande responsabilità". Il regatante Giampaolo D'Este, da parte sua, sente "di rappresentare la nostra categoria e la città, è un’emozione che non capita tutti i giorni". La divisa indossata dai quattro regatanti è da cerimonia, per l’occasione in bianco e giallo con i colori del Papa, ha spiegato. "Un grandissimo onore", afferma infine Igor Vignotto, il quarto regatante del Pontefice. "Stamattina volevo andare alla Messa a San Giuliano ma avevo paura ci fossero problemi per il rientro, ci è andata la mia famiglia - afferma - sono emozionato, ieri mi sono confessato, era già un po' di tempo che mi ero riavvicinato alla religione, e ora porterò il Pontefice".
Appena sceso il Pontefice per i quattro l'emozione era ancora viva. "Tutto bene - sono le parole, ovviamente in dialetto, di Giampaolo D’Este - sicuramente al Papa è piaciuto e direi quasi che si è divertito. Per me? Valeva la pena di arrabbiarsi per esserci, perché non so quante altre volte avrò questa opportunità". Il più emozionato è Bruno Dei Rossi. "Ho ancora la pelle d’oca: di solito, in gara, quando parti va via tutta l’emozione, ma stavolta non è andata così". E rivela un aneddoto: "Siamo stati io e Giampaolo ad aiutare il Santo Padre a salire a bordo: avevamo paura, ma direi che è saltato in barca da solo, senza nessun problema e anzi con una notevole agilità". "È una persona eccezionale - aggiunge il fratello Franco - perchè ci ha detto di ringraziare anche tutti i colleghi e ha voluto dare la mano a tutti i gondolieri presenti". Infine Igor Vignotto: la sua fama di duro, stavolta, proprio non emerge. "Ci ha ringraziato tante volte. Fino a poco prima di ricevere il Papa a bordo non ero tanto emozionato, ma l’emozione è poi arrivata tutta in un colpo ed è stata vera. Per fortuna, è andato tutto bene".

TMNews, Ansa

Video: il passaggio in gondola del Papa