"Ti auguro di avere tanta forza. Prego per te". L'incontro, ieri ad Aquileia in occasione della prima giornata della visita pastorale, tra Papa Benedetto XVI e il vescovo Karl Golser è durato il tempo di un attimo: le mani che si stringono, gli sguardi che s'incrociano. È stato un momento molto inteso per entrambi che si conoscono ormai da anni. Quando Golser studiava e lavorava a Roma presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, a presiedere l'organismo c'era proprio l'attuale Papa di cui è stato prezioso collaboratore. Si erano ritrovati, nell'agosto del 2008, a Bressanone: il Papa era in vacanza, Golser preside dello Studio teologico. Quando, pochi giorni dopo il ritorno di Papa Ratzinger a Roma, era morto improvvisamente mons. Wilhelm Egger, il Papa aveva scelto come successore proprio Golser. Fedeli e non hanno apprezzato subito la scelta di un vescovo che ha posto al centro della sua missione la trasparenza e il dialogo tra i tre gruppi linguistici. Poi, a consumare rapidamente le energie del vescovo e a limitarne l'attività, è arrivata la malattia. Una forma particolarmente aggressiva di Parkinson. Poco prima di Natale Golser era a Roma con una delegazione del Comune di Bressanone che ha regalato al Santo Padre l'albero di Natale, tagliato a Luson, da mettere in Piazza San Pietro. È stato un incontro molto breve, in cui Golser ha parlato con Papa Ratzinger della malattia. Ma allora ancora si sperava che le terapie potessero rallentarne il decorso. Così non è stato. Golser, sempre più affaticato, ha difficoltà a parlare e a muoversi. Ciononostante, ieri, ha voluto essere ad Aquileia per l'incontro del Papa con gli altri 14 vescovi del Triveneto. Il Santo Padre ha salutato tutti e ha avuto un'attenzione particolare per Golser. Papa Ratzinger, esattamente un mese fa, ha ricevuto la lettera in cui il vescovo rimetteva il mandato. Ieri, si è reso conto personalmente della gravità della situazione: ha visto la sofferenza sul volto del suo ex collaboratore. La lucidità e la voglia di fare sono rimaste intatte, ma le forze si riducono ogni giorno di più e i medici gli hanno imposto già da tempo di ridurre gli impegni. I suoi più stretti collaboratori sono preoccupati. La speranza è che l'incontro di Aquileia possa accelerare i tempi della decisione. Le possibilità sono sostanzialmente due: o gli si affianca un ausiliario o si nomina un successore. Si tratta, ovviamente, di una scelta non facile, proprio perché Golser è molto apprezzato dalle tre comunità, ma ormai non è più rinviabile. Sollevarlo dall'incarico o almeno affiancargli qualcuno non servirebbe ovviamente a bloccare la malattia, però consentirebbe al vescovo di avere una maggior tranquillità. Stamattina Golser sarà nel Parco di San Giuliano a Mestre per la Messa celebrata dal Papa alla quale parteciperanno anche 500 pellegrini altoatesini.
Alto Adige