domenica 8 maggio 2011

Nella Basilica di Aquileia l'incontro tra Benedetto XVI e il vescovo Karl Golser, malato di Parkison: ti auguro tanta forza, prego per te

"Ti auguro di avere tanta forza. Prego per te". L'incontro, ieri ad Aquileia in occasione della prima giornata della visita pastorale, tra Papa Benedetto XVI e il vescovo Karl Golser è durato il tempo di un attimo: le mani che si stringono, gli sguardi che s'incrociano. È stato un momento molto inteso per entrambi che si conoscono ormai da anni. Quando Golser studiava e lavorava a Roma presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, a presiedere l'organismo c'era proprio l'attuale Papa di cui è stato prezioso collaboratore. Si erano ritrovati, nell'agosto del 2008, a Bressanone: il Papa era in vacanza, Golser preside dello Studio teologico. Quando, pochi giorni dopo il ritorno di Papa Ratzinger a Roma, era morto improvvisamente mons. Wilhelm Egger, il Papa aveva scelto come successore proprio Golser. Fedeli e non hanno apprezzato subito la scelta di un vescovo che ha posto al centro della sua missione la trasparenza e il dialogo tra i tre gruppi linguistici. Poi, a consumare rapidamente le energie del vescovo e a limitarne l'attività, è arrivata la malattia. Una forma particolarmente aggressiva di Parkinson. Poco prima di Natale Golser era a Roma con una delegazione del Comune di Bressanone che ha regalato al Santo Padre l'albero di Natale, tagliato a Luson, da mettere in Piazza San Pietro. È stato un incontro molto breve, in cui Golser ha parlato con Papa Ratzinger della malattia. Ma allora ancora si sperava che le terapie potessero rallentarne il decorso. Così non è stato. Golser, sempre più affaticato, ha difficoltà a parlare e a muoversi. Ciononostante, ieri, ha voluto essere ad Aquileia per l'incontro del Papa con gli altri 14 vescovi del Triveneto. Il Santo Padre ha salutato tutti e ha avuto un'attenzione particolare per Golser. Papa Ratzinger, esattamente un mese fa, ha ricevuto la lettera in cui il vescovo rimetteva il mandato. Ieri, si è reso conto personalmente della gravità della situazione: ha visto la sofferenza sul volto del suo ex collaboratore. La lucidità e la voglia di fare sono rimaste intatte, ma le forze si riducono ogni giorno di più e i medici gli hanno imposto già da tempo di ridurre gli impegni. I suoi più stretti collaboratori sono preoccupati. La speranza è che l'incontro di Aquileia possa accelerare i tempi della decisione. Le possibilità sono sostanzialmente due: o gli si affianca un ausiliario o si nomina un successore. Si tratta, ovviamente, di una scelta non facile, proprio perché Golser è molto apprezzato dalle tre comunità, ma ormai non è più rinviabile. Sollevarlo dall'incarico o almeno affiancargli qualcuno non servirebbe ovviamente a bloccare la malattia, però consentirebbe al vescovo di avere una maggior tranquillità. Stamattina Golser sarà nel Parco di San Giuliano a Mestre per la Messa celebrata dal Papa alla quale parteciperanno anche 500 pellegrini altoatesini.

Alto Adige