venerdì 6 gennaio 2012

Vescovo di Boston: la nostra Chiesa non potrà mai dimenticare la crisi per gli abusi del clero, saremo sempre concentrati sulla protezione dei bambini

"La nostra Chiesa non potrà mai dimenticare la crisi subita per gli abusi sessuali perpetrati dal clero. I giorni traumatici e dolorosi che abbiamo vissuto dieci anni fa ci hanno giustamente spinto ad affrontare la questione con onestà e a mettere in atto molti necessari cambiamenti. Saremo sempre concentrati sulla protezione dei bambini con la massima serietà e attenzione. Siamo una Chiesa chiamata alla missione. Mentre continueremo sempre ad avere cura delle vittime e a rendere la Chiesa l'ambiente più sicuro per tutti, guardiamo al futuro con la fiducia che Dio porterà del bene da questa situazione e offrirà speranza e guarigione a tutte le persone colpite da questa crisi". È questo uno dei principali passaggi di un documento contenente alcune riflessioni che il cardinale arcivescovo di Boston, Sean Patrick O'Malley, ha indirizzato alla comunità ecclesiale il 4 gennaio, in occasione dei dieci anni dalla scoperta di una serie di abusi sessuali perpetrati su minori da parte del clero dell'arcidiocesi. Il documento, dal titolo "Ten Years Later-Reflections on the Sexual Abuse Crisis in the Archdiocese of Boston", è accompagnato da una lettera nella quale viene riassunta la questione, sottolineando come un decennio fa "un problema con la storia, più profondo di quanto si sarebbe potuto immaginare, è esploso nella comunità ecclesiale". Come Chiesa, si aggiunge, "non potremo mai dimenticare e mai lo faremo, il trauma e il senso di repulsione nell'aver appreso che per decenni i bambini sono stati oggetto di abusi sessuali che hanno devastato le loro vite e quelle dei propri familiari. Dobbiamo continuare a esprimere la nostra profonda tristezza e contrizione per come abbiamo fallito nei confronti di coloro che ci erano stati affidati alla nostra sollecitudine". Nella lettera si pone poi l'accento sull'opera del personale specializzato nell'assistenza psicologica che ha consentito di formare volontari e di portare avanti efficaci programmi di protezione per i minori all'interno delle parrocchie, delle scuole e delle agenzie per la fornitura di servizi sociali. "Questi volontari dediti - si evidenzia - hanno speso innumerevoli ore nel formare adulti nel territorio dell'arcidiocesi affinché i programmi di protezione dei minori 'fossero sempre e ovunque' nella vita della Chiesa". Il documento, nel ribadire l'impegno per la protezione dei minori, offre a tale riguardo un quadro degli interventi effettuati. Oltre 150.000 tra catechisti e volontari, in particolare, sono stati finora impegnati nei corsi di formazione, che "attraverso la loro dedizione hanno permesso di rendere le parrocchie e le scuole luoghi sicuri per consentire ai bambini di crescere nella fede e nell'amore di Dio". Inoltre, attraverso l'Office of Pastoral Support and Outreach dell'arcidiocesi sono stati organizzati incontri con oltre un migliaio di vittime degli abusi e i loro familiari. Infine, oltre 7 milioni di dollari sono stati spesi in servizi di assistenza.

L'Osservatore Romano